Scandalo Barcellona, 1.4 milioni versati al vice presidente degli arbitri: caos nel calcio spagnolo

Il Barcellona avrebbe pagato quasi 1.4 milioni di euro a una società privata riferibile a quello che, all'epoca dei fatti, era il presidente del Comitato tecnico degli arbitri

StrettoWeb

Il Barcellona rischia di finire al centro di uno scandalo che getterebbe nel caos il calcio spagnolo. Tra il 2016 e il 2018 il club catalano avrebbe pagato quasi 1.4 milioni di euro a una società privata riferibile a Josè Maria Enriquez Negreira che, all’epoca dei fatti, ricopriva il ruolo di vice presidente del Comitato tecnico degli arbitri. La conferma è arrivata dallo stesso Negreira, arbitro per 13 anni in Liga, poi divenuto direttore del collegio arbitrale catalano.

La questione è stata portata alla luce dopo un’ispezione dell’Agenzia tributaria alla società di Negreira, la Dasnil 95 Sl, dalla quale è emerso come il Barcellona abbia versato in tre tranche annuali un totale di 1.392.680 euro, rispettivamente: nel 2016 (532.728,02 euro), nel 2017 (541.752) e nel 2018 (318.200). Resta da chiarire quale sia la motivazione dietro il versamento di tale cifra. “Repubblica” riporta la relazione dell’Agenzia delle Entrate nella quale si legge che “il Barcellona voleva assicurarsi che non venissero prese decisioni arbitrali nei suoi confronti, cioè ‘che tutto fosse neutrale’“.

La società catalana non ha smentito, ma ha precisato la natura di tale rapporto, provando a smontare l’accusa di corruzione sostenendo di avere ricevuto dei rapporti arbitrali richiesti e di poterli presentare in qualsiasi momento davanti a un tribunale. Secondo “As”, l’ex direttore degli sport professionistici del club catalano, Albert Soler, e Òscar Grau, l’ex amministratore delegato della società, hanno testimoniato nel caso.

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