Una giornata di forte levatura culturale, per una delegazione di studentesse del Liceo Scientifico Zaleuco di Locri, guidato dal Dirigente Carmela Rita Serafino, che ha partecipato, giorno 10 Febbraio, alla “Particle Therapy Masterclass”, tenutasi all’Università della Calabria.
Le allieve: Alberta Chinè (V F), Lara Fatma Cristina (V D), Elizabeth Alafaci (V D) e Noemi Panetta (V A), accompagnate dalla prof.ssa Alessandra Pedullà, hanno vissuto questa edizione speciale della Masterclass, organizzata dall’IPPOG (International Particle Physics Outreach Group), in occasione della “Giornata Internazionale per le donne e le ragazze nella scienza”, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Il programma, ricco e strutturato negli interventi e nel lavoro delle studentesse, ha visto alternarsi tematiche sulla fisica base delle particelle e sui rilevatori di particelle, alla preparazione dell’analisi dei dati e della loro condivisione, con un finale di tutto rispetto, un videocollegamento (in inglese) con il CERN, l’Università di Roma3 e la Biblioteca di Alessandria d’Egitto. A moderare l’evento la Dott.ssa Marcella Capua del Dipartimento di Fisica, Ricercatore, Docente di Riferimento CdS Triennale di Fisica, Delegato del Direttore alle Attività di Promozione delle Pari Opportunità, che ha accompagnato le ragazze nei diversi momenti della giornata.
Quest’ultime, infatti, hanno avuto la grande opportunità di capire come funziona la Fisica delle particelle, analizzando direttamente i dati di alcuni tra i più importanti esperimenti del CERN di Ginevra, e del KEK di Tsukuba, e rendendosi conto come questa disciplina può essere di grande aiuto nel campo medico. Al termine della giornata, come in un vera e propria collaborazione tra ricercatori di tutto il mondo, si sono condivisi i risultati raggiunti.
Una bella esperienza sul campo, quindi, per le allieve del Liceo Zaleuco, che hanno potuto saggiare la dinamica della ricerca nel campo della Fisica. Sono occasioni che la scuola non finisce di offrire, per incentivare il percorso scientifico, in un’epoca in cui ogni piccolo contributo, ogni barlume di scoperta, può diventare indispensabile di fronte alle tante insofferenze climatiche ed energetiche, che affiggono il mondo. Appassionare le nuove generazioni all’universo delle particelle, non è solo affascinante, ma dovrebbe divenire la meta di un’istituzione scolastica ad indirizzo scientifico, che non solo ci tiene ad arricchire culturalmente i propri allievi, ma vuole attivare, soprattutto, la sfera della curiosità fervida, crescente, che non si lascia delimitare dal giudizio, dall’indifferenza, ma getta sempre la mente e il cuore oltre l’ostacolo, per il bene dell’umanità.
“Io sono tra quelli che pensano che la scienza abbia una grande bellezza. Uno scienziato, nel suo laboratorio, non è solo un tecnico, è anche un bambino posto di fronte a fenomeni naturali, che lo impressionano come un racconto di fate” (Marie Curie).