Superbonus, stop allo sconto in fattura e alla cessione del credito

Superbonus, stop allo sconto in fattura e alla cessione del credito, allarme delle imprese con le associazioni di categorie che lunedì saranno a Palazzo Chigi

StrettoWeb

Il Governo Meloni ha deciso delle forti restrizioni per quanto riguarda i bonus edilizi. E’ quanto ha deciso il consiglio dei ministri che ha deciso uno stop totale alla cessione del credito e allo sconto in fattura per i nuovi interventi. Dall’entrata in vigore del decreto, per i vari interventi edilizi “non è consentito l’utilizzo delle due opzioni previste al posto delle detrazioni fiscali, ovvero cessione e sconto, con l’eccezione gli interventi per cui sia già stata presentata la Cila”. Secondo la bozza del dl sulla cessione dei crediti dei bonus, “ferme le ipotesi di dolo, il concorso nella violazione che determina la responsabilità in solido del fornitore che ha applicato lo sconto e dei cessionari è in ogni caso escluso per i cessionari che dimostrano di aver acquisito il credito di imposta e che siano in possesso di tutta la documentazione relativa alle opere che hanno originato il credito oppure qualora si facciano rilasciare dalla banca o società cedente una attestazione di possesso di tutta la documentazione”. La possibilità di ricorrere a sconto in fattura e cessione del credito resta invece per chi, “in data antecedente all’entrata in vigore del decreto, abbia presentato – per interventi diversi da quelli effettuati dai condomini – la Cila (Comunicazione di inizio lavori asseverata). Nel caso di interventi effettuati dai condomini, oltre alla Cila, deve risultare adottata la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori. Infine per gli interventi comportanti demolizione e ricostruzione degli edifici deve essere stata presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abitativo”.

Le spiegazioni di Tajani

“Siamo intervenuti perché c’era stata una lievitazione dei crediti, ahimè nei governi precedenti era mancata una pianificazione e si è lasciato lievitare il numero dei crediti che era fuori controllo”. Queste le parole del vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Voglio essere chiaro la lievitazione dei crediti è avvenuta per mancata pianificazione durante il governo precedente a quello Draghi. Il governo Draghi ha tentato di porvi rimedio. Ma ormai era troppo tardi”, conclude.

Mantovano: “il governo intende aprire un’interlocuzione con le associazioni di categoria”

“Sul superbonus il governo intende aprire un’interlocuzione con le associazioni di categoria, che saranno invitate nel tardo pomeriggio di lunedì a Palazzo Chigi per ricevere i loro contributi propositivi rispetto a un intervento di necessità ed estrema urgenza”. Lo ha annunciato il sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano.

Calenda: “decisione giusta”

“La scelta del Governo di chiudere il bonus 110% è totalmente condivisibile. È un provvedimento che ha generato uno spreco di risorse mai visto nella recente storia repubblicana. Un provvedimento iniquo e che ha drogato il mercato. Brava Giorgia Meloni”. E’ quanto afferma Carlo Calenda, leader di Azione.

La reazione dell’Ance

“Se, come sembra in queste ore, il Governo bloccherà per sempre la cessione di nuovi crediti da bonus senza aver individuato prima una soluzione per sbloccare quelli in corso vorrà dire che si è deciso di affossare famiglie e imprese in nome di non si sa quale ragion di Stato”. Lo scrive la presidente dell’Ance Federica Brancaccio in un post su Facebook.

Il disappunto di Conte

“Da quello che apprendiamo il Governo in questi minuti sta approvando in Consiglio dei Ministri un decreto legge che cancella lo sconto in fattura e la cessione dei crediti d’imposta legati al Superbonus e agli altri bonus edilizi. Non è tanto l’affossamento di una misura ideata dal M5S a preoccuparci, ma il colpo letale al settore dell’edilizia, che negli ultimi due anni ha dato un contributo fondamentale alla crescita record del Pil. Qui si gioca sulla pelle di lavoratori e famiglie e si mette a repentaglio il futuro di almeno 25 mila aziende dell’edilizia, 130 mila posti di lavoro”. E’ quanto afferma il leader M5S Giuseppe Conte. “Sarebbe inoltre un’intollerabile presa in giro degli italiani, considerando le promesse elettorali del centrodestra sulla protezione dei bonus edilizi e la partecipazione di autorevoli esponenti del centrodestra alle tante piazze che si sono riunite a tutela dell’edilizia. Ci chiediamo infine – conclude l’ex premier – come farebbe a restare un minuto di più al Governo un partito, come Forza Italia, che in Parlamento e a livello locale ha promesso e prospettato numerose iniziative a tutela del Superbonus e della cessione dei crediti d’imposta”.

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