Arriva MIA: il sostituto del Reddito di Cittadinanza è pronto a partire

La nuova misura si rivolgerà a due nuove categorie e cambieranno i termini di presentazione, la scadenza ed i beneficiari

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Cambia il nome, ma anche la sostanza. Il Reddito di cittadinanza va in pensione e lascia spazio alla neo misura di inclusione attiva: il Governo è favorevole a varare il nuovo decreto, i cui testi sono in fase di valutazione sui tavoli del Tesoro. Il ministro del Lavoro, Elvira Calderone, è pronta infatti a presentare il decreto legge ai ministri per far scattare la misura già da Settembre.

La riforma del dibattuto reddito, oggetto di speculazione e sospiro di sollievo per i meno abbienti, prevede modifiche drastiche che porteranno ad una costrizione generale a carico dei beneficiari. La Mia infatti, si rivolgerà a due categorie di cittadini: la prima, con un sostegno di 500 euro mensili,  include le famiglie i cui componenti non hanno possibilità di impiego; la seconda invece, beneficerà di 375 euro al mese e includerà le famiglie con almeno un componente che può lavorare.

Cambiano anche i termini e le scadenze: la misura ha una durata di un anno con la possibilità di presentare nuovamente domanda dopo una pausa di sei mesi. Inclusi anche i sedicenni come parte attiva, se non impegnati nello studio e disoccupati. L’obiettivo del Governo è fornire sì sostegno alla popolazione italiana, ma con la richiesta di cercare attivamente – come il nome stesso della misura suggerisce – un impiego stabile. A tal proposito, giocheranno un ruolo principale i Centri d’Impiego e le Agenzie per il lavoro: sarà infatti obbligatorio registrarsi alla piattaforma nazionale ed accettare la prima offerta lavorativa, pena la revoca del sostegno.

La proposta sta già creando dissapori e arrivano le prime reazioni a caldo. Il presidente dell’Inps Tridico definisce la nuova misura come una conferma al contrasto alla povertà e condivide il lavoro sulle politiche attive. Parere contrario invece quello della Cgil, la quale lamenta la mancanza di un confronto tra le parti.

Comunque vada, il Reddito è diventato lo spartiacque dell’Italia: che sia a beneficio di due categorie o oggetto di contestazione tra fazioni, resta comunque il tema più chiacchierato di sempre.

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