Autonomia differenziata, De Luca: “è un attentato alla Costituzione”

Autonomia differenziata, De Luca: "è un attentato alla Costituzione, da questa maggioranza ci aspettiamo un sussulto di dignità"

StrettoWeb

“Voglio ringraziare il presidente dell’assemblea Gaetano Galvagno per la sensibilità mostrata nei confronti di questo Parlamento mettendo all’ordine del giorno la discussione sull’autonomia differenziata. Una discussione che però va detto è tardiva ed inutile. Già nel mese di dicembre Sud chiama Nord e Sicilia Vera avevano presentato una mozione chiedendo che fosse affrontato questo argomento. Ci saremmo aspettati da parte del Governo Schifani una risposta e invece è andato avanti da buon cavaliere solitario errante. Oggi la discussione arriva in aula dopo che si sono consumate le tappe più importanti a riguardo, dal Consiglio dei ministri che ha approvato la bozza della proposta Calderoli alla conferenza delle Regioni in cui Schifani ha espresso il proprio parere positivo”. E’ quanto ha affermato il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca intervenendo in aula nel corso della discussione sull’autonomia differenziata.

Il presidente Galvagno oggi informa il parlamento che giovedì incontrerà il ministro Calderoli, forse dovranno giocare alle figurine perché appare ovvio alla luce della presa di posizione espressa già da Schifani che più di mostrargli il biglietto che costa 600 € per andare a Roma non può fare dal momento che l’ulteriore misfatto si è consumato la settimana scorsa quando nella Conferenza delle regioni solo 4 governatori su 20 hanno espresso parere negativo in merito alla proposta di autonomia differenziata. Il Governo Schifani si sta contraddistinguendo per le trattative private che continua a portare avanti con lo Stato in nome e per conto dei siciliani bypassando il parlamento e la sua stessa maggioranza. A questo punto ci aspettiamo un sussulto di dignità da parte della maggioranza di Governo, affinché pretenda da parte dei loro referenti nazionali di assumere una posizione ben precisa nei confronti di un governo che ha deciso di spaccare l’Italia con un provvedimento monocratico che rappresenta un attentato alla Costituzione”, conclude De Luca.

De Luca: “l’Italia deve affrontare in modo serio la tematica dei LEP”

“L’Italia deve affrontare in modo serio la tematica dei LEP, livelli essenziali di prestazioni iniziando a capire che fino a quando si riferiranno alla territorialità saranno sempre collegati alla situazione territoriale nella quale ci troviamo, al divario che invece dobbiamo superare. Dovremmo invece iniziare a parlare di livelli uniformi di prestazioni e collegarli direttamente all’individuo guardando alla valorizzazione, salvaguardia e promozione dell’individuo proprio come recita la nostra Costituzione”. E’ quanto ha affermato il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca.

“Il disegno di legge proposto dal ministro Calderoli sta tentando di invertire anche questo principio. Noi abbiamo una spesa media pro capite di circa 14.000 € l’anno contro una spesa media di circa 19.000 euro per le regioni del centro nord, mancano all’appello circa 60 miliardi di euro l’anno solo per quanto riguarda il funzionamento dei servizi, ma di questo non se n’è parlato perché conviene che non se ne parli. La norma sull’autonomia differenziata condanna il sud al divario. C’è un disegno che vuole costringerci ad avere un sistema imprenditoriale fiacco e sottoposto alle logiche della delocalizzazione che dal nord vengono fatte nei paesi dell’est anche con il beneplacito e spesso con il sostegno da parte dell’Unione Europea”, evidenza De Luca.

“Queste dovevano essere le tematiche che un presidente della Regione degno di questo nome doveva portare al tavolo e porre come pregiudiziale di qualunque discussione. Lo Stato continua a mortificare e calpestare il meridione. Ovviamente le colpe sono trasversali. Noi abbiamo avuto Ascari che ci hanno rappresentato nel Parlamento nazionale ed è ovvio che quando poi il presidente Zaia parla di politici lazzaroni che hanno governato il sud ha ragione. La sfida che oggi Sud chiama Nord lancia è diversa.  Oggi vogliamo un nuovo patto territoriale  che superi la visione di un Nord accecato dall’egoismo e di un sud accecato dal servilismo. Io non accetto più questa etichetta e non accetto più di essere definito lazzarone”, conclude De Luca.

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