E’ stato necessario oltre un anno di indagini ed accertamenti. In Trentino un uomo è stato rinviato a giudizio per l’omicidio della convivente, caduta dalla finestra. La donna, 47 anni, era stata trovata in strada dopo quella che sembrava una caduta accidentale. La vittima, volata giù dal terzo piano di uno stabile in via Fiume, a Riva del Garda, era morta qualche ora dopo all’ospedale di Trento per la gravità delle ferite riportate.
Il convivente della donna, presente nell’appartamento al momento della caduta, aveva raccontato alla Polizia dettagli che fin da subito sono apparsi contraddittori. Gli inquirenti hanno quindi richiesto approfondimenti investigativi. Decisiva è stata l’analisi di un filmato recuperato dagli investigatori, comprensivo di audio, nel quale si percepiscono, anche se non in modo chiaro, le voci di due persone nei secondi immediatamente precedenti alla caduta della donna. Il materiale è stato inviato al Servizio della Polizia Scientifica di Roma, dove i tecnici della Polizia di Stato hanno “ripulito” il segnale audio eliminando il rumore di fondo.
La scoperta è stata agghiacciante: nei momenti immediatamente precedenti alla caduta la donna ed il suo convivente stavano violentemente litigando. Le investigazioni, coordinate dalla Procura della Repubblica di Rovereto, sono poi proseguite, anche con l’ausilio di periti nominati dal Pubblico Ministero, per tutto il 2022. Nel corso delle indagini sono stati acquisiti ulteriori indizi di reato a carico dell’uomo.
