Il Reddito di Cittadinanza cambia volto: è pronto a partire il suo “sostituto” MIA, annunciato nei giorni scorsi. E a Repubblica il Ministro del Lavoro, Marina Calderone, ha anticipato qualche dettaglio: “l’occupabile non avrà un sussidio, ma una politica attiva definita anche da un’indennità di partecipazione. La vecchia logica del Reddito di cittadinanza non c’è più. E la nuova non è punitiva, non è questo l’obiettivo del governo. Anzi le famiglie numerose in difficoltà riceveranno un sostegno più alto dell’attuale perché i minori vanno protetti”, ha detto.
Cosa cambia nel Reddito di Cittadinanza? Un diritto maggiore per le famiglie a dispetto del singolo, ad esempio. “Sicuramente per le famiglie numerose l’Isee terrà conto anche dell’apporto fornito dall’Assegno unico per i figli, in modo tale da ricevere più di ora. Così andiamo a correggere una delle storture del Reddito, segnalate anche dalla Commissione Saraceno: uno strumento che dava troppo al singolo e troppo poco ai nuclei con figli. Secondo questa logica, l’aiuto per l’affitto andrà a chi ne ha davvero bisogno, come le famiglie con figli e gli over 60. La pensione di cittadinanza sarà inglobata nella nuova misura”.
Quanto ai risparmi, spiega, “difficile quantificare la platea ora. Non è statica, se lo fosse ricadremmo in una logica di assistenza permanente che ci è costata 25 miliardi in tre anni, senza diminuire la povertà né aumentare l’occupazione. Chi può lavorare deve essere messo in condizione di farlo e uscire quanto prima dalla misura. In questo senso non parlerei di risparmio, ma di platea molto più mobile. I numeri circolati in questi giorni appartengono a una bozza di lavoro superata: 12 articoli non sono una riforma”.