Corigliano-Rossano: la “Giornata in ricordo delle vittime di mafia” si celebra sfregiando il murales di Borsellino | FOTO

Il murales dell'artista Morini raffigurante Paolo Borsellino è stato deturpato con scritte ed immagini scabrose. Vandali o incolti? Ecco la nostra riflessione

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StrettoWeb

Oggi ricorre la “Giornata della memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”, istituita nel 1996 per conto dell’associazione antimafia Libera. Una data fondamentale, tanto che in tutta la penisola, da Nord a Sud, sono in corso manifestazioni, eventi e campagne solidali in nome di una legalità che, molto spesso, viene dimenticata. Risulta quindi bizzarro e, se proprio vogliamo dirlo, irrispettoso che in una giornata di questa portata succedano situazioni spiacevoli come quella che vi stiamo per raccontare.

A Rossano, nella zona attigua a Viale dei Normanni, l’artista Fausto Morini ha realizzato un murales in ricordo di Paolo Borsellino, una figura di tutto rispetto e della quale ci sarebbe davvero poco da dire, vista la sua notorietà. Borsellino era un magistrato siciliano, ucciso da Cosa Nostra nell’attentato di Via D’Amelio insieme alla sua scorta. E sappiamo tutti perché è stato ammazzato: Borsellino era un personaggio scomodo, proprio perché aveva scoperto gli altarini della cosca e combatteva la mafia. Pare quindi surreale che proprio in questi giorni, proprio nella giornata in cui la mafia viene condannata, dove si parla di giustizia e di libertà, alcuni vandali abbiano ben pensato di sfregiare il murales con scritte ed immagini scabrose.

Una ragazzata direbbero alcuni, ma l’episodio non è altro che la fotografia della realtà che stiamo vivendo: una realtà triste, dove una figura come Borsellino diventa oggetto di scherno, un ritratto di uno qualsiasi che, per la mano vandalica, non ha alcun significato. Qui, da condannare non è solo il gesto, ma il pensiero che potrebbe esserci dietro: è possibile che, visto il periodo di morte, di miseria e di incertezza che stiamo vivendo, niente abbia più senso? Non facciamo, per favore, retorica spicciola parlando di mancanza di principi, di smartphone che bruciano il cervello e di leggerezza: il fenomeno che si sta propagando nel nuovo millennio fa seriamente paura perché denota mancanza di cultura.

Non si tratta di un gesto idiota o di una buffonata, ma parliamo di assenza totale di nozioni e di storia, della morte della conoscenza e, ancora più terrificante, di un disinteressamento totale a quello che ci accade intorno. E intanto, tra una parolaccia ed uno scarabocchio, si cancella quel poco di sapienza che uomini del passato, come Borsellino, ci hanno lasciato in eredità, forse sbagliando. Continuiamo pure a manifestare e ad organizzare eventi allora, ma non dimentichiamo mai di istruire ed istruirci ogni giorno, a partire dalle quattro mura della nostra casa.

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