Cospito, la “furia vigliacca” degli anarchici a Torino e l’ipocrisia di Conte e Schlein a Firenze

Giudicare la violenza in base al colore sembra essere diventato lo sport preferito da Giuseppe Conte ed Elly Schlein, pronti per manifestare a Firenze mentre a Torino gli anarchici hanno sfasciato mezza città

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StrettoWeb

Ed ecco che, quasi come se ci fossimo dati appuntamento, l’ipocrisia di chi grida anacronisticamente al pericolo fascista emerge e viene a galla, come un ramo secco in un fiume in piena. Succede che a Torino, durante la manifestazione di ieri per Alfredo Cospito, detenuto in regime di 41 bis, gli anarchici abbiano devastato la città. Oggi, il capoluogo piemontese si presenta come se vi fosse passata sopra una mandria delle peggiori bestie possibili. Trentasette sono i manifestanti portati in Questura – e poi rilasciati – per i disordini e i danneggiamenti durante il corteo.

La posizione di questi manifestanti è al vaglio degli investigatori ma al momento sono tutti in libertà. Ieri sono stati identificati formalmente 160 manifestanti, e altri 200 circa sono stati identificati visivamente. Alla manifestazione hanno partecipato centinaia di persone, molte arrivate da altre città italiane e dall’estero, in particolare dalla Francia. Gli investigatori hanno iniziato a visionare i filmati e le immagini del pomeriggio di violenza. Dopo il raduno in piazza Solferino, gli anarchici ed altri gruppi di area antagonista si sono mossi in corteo.

Quasi subito alcuni manifestanti si sono cambiati d’abito approfittando della spessa nuvola scura creata dai fumogeni che avevano acceso. Ed è a quel punto che sono cominciati gli atti di vandalismo (come si può vedere nella gallery fotografica scorrevole in alto): vetrine di banche, assicurazioni e negozi spaccate, almeno una ventina di auto danneggiate, cartelli stradali e pubblicitari divelti, cassonetti dei rifiuti e bancali in legno incendiati in strada, monumenti e case imbrattate con scritte in vernice.

I manifestanti hanno esploso petardi e bombe carta e lanciato pietre e altri oggetti contro le forze dell’ordine, i fotografi e i giornalisti. Feriti due poliziotti: un operatore del reparto mobile di Milano colpito da una bomba carta a una gamba e un’operatrice della polizia scientifica raggiunta alla mano da una bottiglia di vetro. Prima, dopo e durante il corteo sono stati sequestrati scudi, caschi, liquido infiammabile, artifici pirotecnici, bastoni.

Fsp, armi spuntate contro la furia dei terroristi

“Ancora poliziotti feriti per il servizio e una città violentata e devastata dalla furia di criminali senza scrupoli che operano programmando le proprie scorrerie. Terroristi di piazza contro i quali si opera ad armi spuntate, con servitori dello Stato costretti a subire violenze di ogni genere, nel silenzio assordante di chi si autoproclama paladino dei diritti di tutti i lavoratori“. Così Valter Mazzetti, segretario generale Fsp Polizia di Stato, dopo i disordini di ieri a Torino al corteo degli anarchici.

Una collega della scientifica ferita e poliziotto del Reparto mobile di Milano preso in pieno da una bomba carta che ha dovuto essere ricoverato – aggiunge Mazzetti – sono l’ennesima infamia di delinquenti che si accaniscono contro chi svolge il proprio lavoro rappresentando lo Stato che odiano, che vogliono contrastare, sovvertire. Criminali che non esitano a vomitare la propria violenza su cittadini e città, bersagliate da bombe e guerriglia cui i tutori dell’ordine rispondono con i lacrimogeni. Nessun commento ulteriore serve. Commenti la politica che predica l’antiviolenza, la sicurezza, la legalità. Parli e soprattutto agisca chi può“.

Pd torinese: “furia vigliacca contro la città e i lavoratori”

Colpire il centro storico significa colpire la città tutta, e nelle altre zone sono stati colpiti quartieri fragili dal punto di vista sociale ed economico. Chi pagherà ora i danni? La furia anarchica è un atto ostile e vigliacco contro le persone, i lavoratori, la città intera“. Così la capogruppo Pd in Consiglio comunale, Nadia Conticelli, a proposito della manifestazione di ieri in solidarietà con Alfredo Cospito.

Esprimendo “solidarietà ai commercianti, ai cittadini, alle forze dell’ordine, alle quali va un ringraziamento unanime“, e “condanna senza se e senza ma contro i manifestanti anarchici“, Conticelli sottolinea che “è stata una violenza ampiamente premeditata, con gli attivisti arrivati da tutta Europa, per distruggere e assediare la città, che si è sentita abbandonata alla devastazione. La nuova piazza Arbarello è stata inaugurata venerdì – ricorda –, un bene comune di tutti i torinesi. Non è tollerabile che il sabato, che è per tutti il giorno dello shopping e della passeggiata, i negozi debbano tenere le serrande chiuse e i cittadini restino asserragliati“.

Zangrillo: “surreali Schlein e Conte contro i fantasmi del fascismo”

E mentre a Torino si consumava questa violenza a Firenze si manifestava contro un fascismo che non esiste più, se non nella testa di qualche violento ‘nostalgico’, e probabilmente anche disagiato, e in quelle di chi si ostina a volerlo tenere in vita per avere un nemico comune da combattere. “Mentre Elly Schlein e Giuseppe Conte manifestano a Firenze contro i fantasmi del fascismo, nella mia Torino gli anarchici sfasciano la città. Siamo nel surreale!“. Ha scritto su Twitter Paolo Zangrillo, ministro per la Pubblica amministrazione e coordinatore piemontese di Forza Italia. E come dargli torto? I fatti di Firenze e quelli di Torino non sono forse frutto di un’unico devastante seme, ovvero quello della violenza, a prescindere dal colore politico o, meglio, dalla matrice ideologica cieca che porta a questi eventi?

Nessuno provi a fare il gioco delle differenze: la violenza distruttrice mostrata dagli anarchici a Torino è in tutto simile alla violenza squadrista mostrata da giovani neofascisti fuori dal liceo Michelangiolo a Firenze. La mia solidarietà va alle forze dell’ordine, ai commercianti e ai cittadini torinesi vittime incolpevoli dell’esplosione di una violenza priva di qualsiasi giustificazione o attenuante. In una democrazia sana, la violenza non ha un colore politico per la ragione che può assumere mille colori. Ma la democrazia ha la forza delle sue leggi e deve difendersi, sempre“. E’ quanto affermto da Daniela Ruffino, deputato di Azione.

Due pesi e due misure

E’ ormai evidente che non si possano più usare i due pesi e le due misure tanto care ad una certa sinistra, ora avallata dal Movimento 5 stelle. La guerriglia di ieri a Torino è inaccettabile quanto la violenza di Firenze. Perché dunque Elly Schlein e Giuseppe Conte erano a Firenze ma non hanno proferito parola su quanto accaduto in Piemonte? Eppure è evidente come il 41 bis di Cospito sia solo una scusa per scatenare violenza.

Vandali delinquenti, sedicenti anarchici, ieri hanno portato la guerriglia urbana a Torino. Hanno distrutto negozi, imbrattato muri, usato violenza su persone e cose, attaccato le forze dell’ordine. Con questa gente non si tratta. Vanno bloccati, giudicati e puniti“. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, su Twitter. Un modo di risolvere il problema, questo di Crosetto, che non dovrebbe essere una questione di parte politica ma l’unica strada per fermare una violenza che non dovrebbe essere giudicata in base al colore: è violenza e basta.

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