Donne e Mafia: in Italia sono dodici le detenute al 41 bis

La prima donna a finire in carcere col regime del 41 bis fu “Nella la bionda”, soprannome di Nella Serpa

StrettoWeb

Sono dodici le donne sottoposte al regime 41 bis, secondo comma, mentre una donna su dieci è in alta sicurezza. E’ quanto emerge dal primo rapporto sulle donne detenute in Italia realizzato da Antigone. Le dodici detenute sono tutte ristrette presso l’istituto penitenziario presente all’Aquila. Sono lo 0,5% del totale della popolazione femminile reclusa. Una percentuale circa tre volte inferiore a quella maschile.

Otto sono le donne nel regime AS2 (detenuti appartenenti ad associazioni terroristiche nazionali e internazionali) e 218 nell’AS3 (organizzazioni criminali di stampo mafioso). Circa il 10% delle donne è in regime di AS. Nel caso degli uomini la percentuale sale al 16,8%, segno di un profilo criminale più alto. Le donne sono ristrette a Piacenza, Latina. Lecce, Santa Maria Capua Vetere, Vigevano, Roma, Rebibbia, Reggio Calabria.

Sei le donne nelle sezioni ‘Z’, destinate ad ospitare le collaboratrici di giustizia o comunque legate a collaboratori di giustizia uomini Le ergastolane invece sono trenta. Le detenute che devono scontare meno di un anno di pena sono 65, mentre sono 72 quelle condannate a oltre 20 anni.

La prima donna al 41 bis

Nella Serpa

La prima donna a finire in carcere col regime del 41 bis fu “Nella la bionda”, soprannome di Nella Serpa, arrestata il 30 marzo del 2012, per molto tempo a capo della cosca della ‘ndrangheta di Paola. Sorella di Pietro Serpa, assassinato nel maggio del 2003 con una raffica di colpi di pistola nel parcheggio di un hotel sulla Statale 18, Nella Serpa sta attualmente scontando l’ergastolo nel carcere di massima sicurezza de L’Aquila “Le Costarelle”, lo stesso nel quale dal 16 gennaio 2023 è detenuto il leader di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro.

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