Il prossimo 9 maggio l’ex presidente della Viola Reggio Calabria Raffaele Monastero, l’ex consigliere delegato Francesco Terranova e gli ex soci e amministratori di fatto Cesare Giovanni Muscolino e Giuseppe Campisi saranno processati per truffa e false comunicazioni in bilancio.
Il rinvio a giudizio è stato deciso oggi dal gup Vincenzo Quaranta che ha accolto la richiesta del sostituto procuratore Andrea Sodani.
La vicenda è nata dalla denuncia presentata da Aurelio Coppolino che aveva comprato la Viola nel luglio 2018.
La lettera di Coppolino
Nelle ultime ore Aurelio Coppolino ha diffuso una nota che proponiamo di seguito:
“Alla c.a. di Tesserati ed Agenti, Dipendenti, Consulenti e Fornitori
della Nuova Cestistica Barcellona, già Viola Reggio Calabria SSD aRL
dò seguito alle comunicazioni a Voi indirizzate tramite mail sin dal 23 febbraio 2019 (il giorno dopo avere ceduto la società) e continuate il 24 maggio 2019, poco dopo l’esclusione dal campionato e da una serie Playoff che stavate giocando alla grande.
Vi scrissi: “qualora l’attività da me posta in essere dovesse generare un risarcimento, sentirò come dovere morale quello di mettermi in contatto con Voi per condividerlo”. Non avevo (e non ho) alcun dovere formale, ma questo dovere lo sento (e lo sentirò) in eterno. Nonostante tutto, perché su quei contratti vi era la mia firma.
Oggi, a quasi cinque anni dal mio esposto, sono a comunicarVi che il 9 maggio prossimo inizierà un processo nel quale mi sono già costituito parte civile depositando anche una richiesta di risarcimento.
Ottenere il risarcimento sarà difficile per vari motivi, fra cui – a mio parere – il più rilevante è il tempo: la Giustizia infatti sta impiegando troppo tempo per verificare le responsabilità extra sportive di quella disgraziata ed al tempo stesso magica annata e la prescrizione.
Io, come mi avete dato sempre atto, farò il mio massimo. Come lo faceste Voi. Come lo fecero i Tifosi che vorrò in qualche modo, in caso di successo, risarcire. Intanto, Vi anticipo, ritengo doveroso informarli rendendo pubblica la presente.
Mi piace pensare di avere accanto a me in questa lunga e faticosa partita, se non tutti, alcuni di Voi. Andrò avanti comunque, perché è giusto nei confronti Vostri, dei Tifosi, di colori e di un nome che non sono riuscito a tutelare“.