Un giorno di ‘ordinaria follia’ per attraversare lo Stretto: “col ponte ci avrei messo 5 minuti”

"Con il ponte ci avrei messo cinque minuti, con risparmio sia di benzina che di tempo. Tempo da dedicare al lavoro, alla famiglia, alla propria salute": il racconto di un giorno attraverso lo Stretto di Messina

StrettoWeb

Ponte sì o ponte no. E’ iniziato il dualismo, o forse il ‘duello’, tra chi non vede l’ora che il Ponte sullo Stretto diventi realtà e chi cerca di scongiurare il presunto ‘pericolo’, con argomentazioni vecchie di decenni  e già più volte confutate. Ma quali sarebbero i reali benefici che questa infrastruttura porterebbe al territorio calabrese e a quello siciliano? E soprattutto, non vanno già bene i traghetti per collegare le due regioni?

A queste domande hanno risposto, e continuano a rispondere, tecnici e politici, ma chi meglio dei cittadini che usufruiscono del servizio dei traghetti quasi ogni giorno può dire quali siano i pro e i contro? Abbiamo così raccolto dai social una delle tante testimonianze in merito.

Cari NO PONTISTI, quando leggo che, in fondo, per attraversare lo stretto di Messina ci vogliono “solo” 20 minuti, leggete questo breve e fedele resoconto – scrive Gaetano Criscenti. Storia di un viaggio effettuato oggi 27/3/23: dalla Sicilia verso la Calabria, esco dall’autostrada allo svincolo Boccetta alle ore 08:20, attraverso Messina fino all’imbarcadero, trovo il traghetto in carico, entro e arrivo in autostrada Villa San Giovanni alle ore 9:15!!! In totale 55 minuti senza aspettare neanche un minuto il traghetto. Ritorno: arrivo a Villa San Giovanni alle 15:50, il traghetto parte alle ore 16:00 ma rimango a terra perché pieno. Mi imbarco e partiamo da Villa alle 16:43, arrivo a Messina alle 17:10, arrivo in autostrada alle 17:20“.

Un lunedì di marzo… ora provate a venire a dirmi che in fondo non è che ci sia tutta questa grande differenza: con il ponte ci avrei messo cinque minuti all’andata e cinque minuti a ritorno, con enorme risparmio sia di benzina che di tempo. Tempo da dedicare al lavoro, alla famiglia, alla propria salute“, conclude Criscenti.

Condividi