Guerra, mandato di arresto per Putin: l’Italia si schiera con l’Ucraina

L'Ambasciatore Vincenzo Grassi ha oggi rimarcato alla Nazioni Unite la piena solidarietà dell'Italia con l'Ucraina e con il suo popolo

StrettoWeb

La tensione internazionale aumenta dopo il mandato di arresto emesso nei confronti di Vladimir Putin, accusato di aver deportato bambini ucraini in Russia. In questo contesto l’Italia ha espresso oggi pieno appoggio alle indagini del Procuratore della Corte Penale Internazionale, della Commissione d’Inchiesta dell’Onu e alle altre iniziative per l’accertamento delle responsabilità delle violazioni dei diritti umani, del diritto umanitario internazionale e sui crimini ad esse correlati in Ucraina, dopo l’aggressione russa.

E’ quanto riferito oggi a Ginevra dal Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite e le altre Organizzazioni Internazionali a Ginevra, Ambasciatore Vincenzo Grassi.

La guerra e la posizione dell’Italia

Da oltre un anno la guerra di aggressione non provocata e ingiustificata della Russia contro l’Ucraina, una grave violazione della Carta delle Nazioni Unite e una minaccia alla sicurezza e alla stabilità internazionali, sta causando enormi sofferenze al popolo ucraino, compresi bambini e altri civili innocenti“, ha dichiarato Grassi, intervenuto nell’ambito del Dialogo interattivo con la Commissione d’Inchiesta internazionale indipendente delle Nazioni Unite sull’Ucraina, nel quadro della 52ma sessione del Consiglio Diritti Umani.

Essa – ha aggiunto il rappresentante permanente dell’Italia – sta inoltre determinando uno sconvolgimento globale con gravi effetti negativi, anche sulla sicurezza alimentare ed energetica, in particolare per i Paesi più vulnerabili in molte parti del mondo“.

I diritti umani e la deportazione dei bambini

Vincenzo Grassi ha precisato da parte dell’Italia c’è preoccupazione per le informazioni che continuano a emergere, anche grazie al rapporto della Commissione d’Inchiesta, sulle violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale. Oltre che, ovviamente, sui crimini ad esse correlati in Ucraina, tra cui attacchi contro civili e infrastrutture civili, esecuzioni sommarie, detenzioni illegali, torture, violenze sessuali e di genere, nonché trasferimenti forzati e deportazioni di bambini.

Una pace duratura è il nostro obiettivo finale ma essa non può essere raggiunta senza giustizia e senza il pieno rispetto della sovranità, dell’indipendenza e dell’integrità territoriale dell’Ucraina. I responsabili di queste atrocità devono essere chiamati a risponderne. Pertanto continuiamo a sostenere le indagini del Procuratore della Corte Penale Internazionale, la Commissione d’Inchiesta e altre iniziative per l’accertamento delle responsabilità“, ha affermato l’Ambasciatore Grassi, rimarcando la piena solidarietà dell’Italia con l’Ucraina e con il suo popolo.

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