Il sindaco metropolitano facente funzioni Carmelo Versace, è intervenuto, presso l’Istituto d’istruzione superiore “Severi”, al convegno “Il modello Gioia Tauro: portualità e professioni marittime“, un evento celebrato a 28 anni di distanza dall’ingresso della prima nave container nella mega infrastruttura della Piana e che ha registrato la presenza, fra gli altri, di Nicola Carlone, Comandante generale del Corpo della capitaneria di Porto, Andrea Agostinelli, presidente dell’Autorità di Sistema portuale Mar Tirreno meridionale e Ionio, e Antonio Testi, CEO Mct-presidente vicario Uniport.
“Senza retroporto – ha detto Versace – è difficile immaginare uno sviluppo del territorio legato al Porto. Questo, infatti, non è più l’hub dove le navi arrivano, sostano e poi ripartono. Se si vuole provare a trattenere le risorse che passano insieme alle portacontainer, bisogna creare un’infrastruttura che oggi non c’è“. Il sindaco facente funzioni ha, poi, legato il destino del Porto all’idea del Ponte sullo Stretto che “resterà una cattedrale del deserto se non si interverrà sul sistema viario e sulle opere complementari“.
Versace ha, quindi, riservato un passaggio alla pressione mafiosa che “ha condizionato e condiziona il destino dei nostri territori“. “Se vogliamo debellare la mafia – ha detto – non possiamo che puntare sull’unica speranza che è la cultura, partendo dalle istituzioni scolastiche cui è mancato, spesso, il giusto supporto“. Rivolgendosi ai giovani studenti e studentesse presenti nell’aula magna del “Severi”, il sindaco facente funzioni ne ha sottolineato “la buona preparazione” e l’importanza di una scuola “in grado di creare le nuove competenze per lo sviluppo del porto e del retroporto”.
Il pensiero di Verace si è quindi spostato sugli uomini e le donne della Capitaneria che “svolgono un servizio fondamentale per la sicurezza e la tranquillità delle nostre coste”. Dopo aver ringraziato la Prefettura e le forze armate per il lavoro di coronamento nelle fasi di supporto e soccorso in mare dei migranti, il sindaco metropolitano facente funzioni ha ringraziato il presidente dell’Autorità portuale, Andrea Agostinelli per “la strategia rivolta a creare una sinergia fra il Porto, la città di Gioia Tauro e la Calabria più in generale”.
Infine, Carmelo Versace ha accolto con favore la pubblicazione del libro “Andata in Porto”, opera di Pino Soriero, fra i relatori dell’iniziativa al “Severi”, che “continua a darci un contributo fattivo, tecnico e non solo politico rispetto alla visione della portualità e del soccorso marittimo”.
Agostinelli: “il porto del futuro deve guardare all’impiego di nuove figure tecnico-professionali”
Nel corso dell’incontro “Il modello Gioia Tauro: portualità e professioni marittime”, che si è tenuto oggi all’Istituto d’Istruzione Superiore “F. Severi” di Gioia Tauro, il presidente dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli, è intervenuto per tracciare il percorso che l’Ente ha intrapreso in questi anni, anche, per evidenziare l’importanza della formazione scolastica ed accademica, attraverso incontri negli istituti scolastici e nelle università calabresi, con l’obiettivo di avvicinare le future generazione allo scalo portuale e così a quelle che saranno le nuove figure professionali, legate al settore portuale, intermodale e logistico, di cui lo scalo avrà bisogno per continua a crescere.
“Abbiamo posto il porto di Gioia Tauro al centro del dibattito sociale del territorio, attraverso incontri mirati con gli studenti – ha detto Agostinelli – perché il porto del futuro deve necessariamente guardare alla creazione e all’impiego di nuove figure tecnico-professionali, che sappiano rispondere alle esigenze del mercato in continua crescita e cambiamento. In questo percorso – ha aggiunto il presidente dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio – è necessario attivare e mantenere tavoli aperti di confronto tra l’Autorità di Sistema portuale, la Regione Calabria, i Terminalisti e le imprese portuali, affinché si possano conoscere le richieste che giungono dal settore privato“.
L’obiettivo è quello di offrire, da un lato, risposte al settore privato portuale che investe sul territorio e, dall’altro, permettere ai giovani calabresi di poter immaginare il loro futuro occupazionale nella propria regione. In questo contesto si inseriscono, infatti, i protocolli che l’Autorità di Sistema portuale ha già sottoscritto con l’Università della Magna Graecia di Catanzaro e l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, al fine di stimolare e favorire la creazione di nuove figure professionale, promuovendo anche attività di ricerca in tutte le discipline ricadenti nella propria area di competenza, con particolare attenzione in materia di sostenibilità energetica.