Mattarella, la libertà e la “giravolta pro no vax”

Le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sulla libertà: dichiarazioni contradditorie rispetto a quanto affermato in tempi di Covid

StrettoWeb

“La libertà non trova un limite in quella degli altri, ma si realizza insieme a quella degli altri. Non è piena se coloro che sono nella nostra comunità non ne godono ugualmente”. Se si parla di libertà, e lo si fa in questi termini, viene da pensare ai complottisti e no vax che in tempi di Covid chiedevano maggiori libertà. E invece no. Questa affermazione, udite udite, è di Sergio Mattarella. Sì, proprio lui, non un omonimo, ma proprio il Presidente della Repubblica.

Nel giorno della consegna delle onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana al Quirinale, Mattarella ha espresso questo pensiero, che però si contraddice con quanto – sia lui che tanti altri “seguaci” dell’epoca, quella del Covid – affermavano. Robe tipo: “la tua libertà finisce dove inizia la mia”. Che può anche andare bene. Cioè, è un’opinione, è un punto di vista, ma che va mantenuto e non cambiato in base a come ci si alza la mattina. E Mattarella, a meno che non si sia confuso o abbia messo in atto la più classica delle supercazzole che in politica funziona tanto, lo ha appena fatto.

Già, perché allora, quando si parlava di Covid, quando si obbligava la gente a uscire col qr code, con i fogli dell’autocertificazione, questo principio non valeva. Mattarella, allora, diceva tutt’altro: “non si invochi la libertà per sottrarsi alla vaccinazione perché quell’invocazione” corrisponde a “mettere al rischio la salute altrui”. In realtà già allora si sapeva – e lo sapevano anche loro – che vaccinarsi non significava proteggere gli altri. E che quindi in quel caso la libertà era da intendersi come personale. Chi è libero di vaccinarsi può farlo a patto che non pretenda che anche gli altri lo facciano, ma soprattutto che non pretenda che gli altri abbiano delle limitazioni semplicemente perché hanno deciso di non vaccinarsi.

Insomma, il concetto di sempre, quel concetto di libertà che sta alla base di un paese democratico, o che si definisce tale. Ma in periodo Covid ne abbiamo viste di cotte e di crude e ne abbiamo raccontate di cotte e di crude, tra scelte senza logica e senno, cervellotiche, ideologiche. Alla faccia della libertà. Ora se ne torna a parlare con una tale leggerezza che sembra quasi non sia accaduto nulla. E’ tipico della politica. Ma c’è chi non dimentica…

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