Meloni-Schlein, prime scintille alla Camera: vola qualche parola di troppo su salario minimo e lavoro

La nuova segretaria del Pd ha replicato al Premier nella question time alla Camera sul tema salario minimo e lavoro

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Prime scintille tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein. La nuova segretaria del Pd ha replicato al Premier nella question time alla Camera sul tema salario minimo e lavoro“Signora Presidente, le sue risposte non ci soddisfano”, ha esordito Schlein. “Il Pd ha provato ad approvare il salario minimo e le vorrei ricordare che adesso c’è lei al governo e io sono all’opposizione, non è più il tempo di dare le responsabilità ad altri, ma di dare le risposte”.

“Io credo che precarietà e lavoro povero abbiano riposte immediate, dice che è priorità per il suo governo ma dice no al salario minimo. Siete in carica da soli 5 mesi ma state andando in direzione opposta e sbagliata“. E poi volano anche parole grosse. “Sul piano sociale la vostra azione si definisce con tre parole: incapacità, approssimazione e insensibilità. Ma la vostra propaganda sta sfumando e verrete giudicati per quello che fate e non per le facili promesse alimentate per anni che sono già smentite dal suo governo”.

Poi la Schlein strumentalizza il discorso immigrazione, tirandolo fuori anche in questo caso: siete una destra che è ossessionata dall’immigrazione ma vedete l’emigrazione di tanti giovani che i salari bassi e la precarietà costringono a costruirsi un futuro altrove. Avete quasi cancellato Opzione donna. Queste sono le risposte” perché le vostre priorità “sono altre: i rave, i condoni, la guerra alle Ong e da ieri colpire i figli e le figlie delle famiglie omogenitoriali che hanno gli stessi diritti di tutti i bambini e bambine che fanno parte della nostra comunità”.

“Signora presidente – ha continuato – c’è un dramma di questo paese di cui non ci sentiamo parlare mai. La precarietà e il lavoro povero. Lei qualche tempo fa ha definito il salario minimo uno specchietto per le allodole: vada a dirlo a chi ha una paga da fame. Il Pd ha presentato una proposta come altre forze politiche, ma le avete respinte tutte. Le chiedo di approvare subito un salario minimo e un congedo paritario”.

La replica di Giorgia Meloni

Non si è fatta attendere la replica di Meloni, che chiama in causa chi ha governato fino a poco tempo fa, cioè loro: “è vero, c’è un problema, chi ha governato fino ad ora, purtroppo ha reso più poveri i lavoratori italiani e questo governo deve fare quello che può per invertire la rotta. E noi già nei primi mesi di legislatura, pur con le risorse limitate, abbiamo dato dei segnali in questo senso. Quanto ai congedi parentali quello che potevamo fare, l’abbiamo fatto. E poiché il tema del sostegno alle madri lavoratrici e il sostegno alla natalità per noi è una priorità assoluta, io sono sempre disponibile a parlare e a confrontarmi”.

“Il salario minimo non è la soluzione, serve tagliare tasse sul lavoro, aveva detto la Presidente del Consiglio cominciando il suo intervento, quello su cui poi la Schlein ha risposto. “Più assumi e meno paghi tasse. La riforma fiscale è una delle priorità del governo. Siamo convinti che la riforma costituisca un fattore fondamentale per il rilancio dell’economia e per incoraggiare investimenti e imprese”.

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