Messina, il rettore Cuzzocrea: “fuori la politica dal Policlinico” | FOTO

Cuzzocrea ha deciso di fare chiarezza su alcune vicende che riguardano i rapporti tra Università di Messina e Policlinico

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Dopo cinque anni di mandato, visto anche l’incarico di Presidente della Conferenza dei Rettori Italiani, il Rettore Cuzzocrea ha deciso di fare chiarezza su alcune vicende che riguardano i rapporti tra Università di Messina e Policlinico. Troppi errori commessi, troppe distrazioni, volute o casuali, da parte dei precedenti direttori generali e dei Rettori. La cosa certa, dichiara Cuzzocrea, “è rappresentata dal fatto che, da cinque anni a questa parte, sono aumentati gli studenti di Medicina e Chirurgia, quelli di materie infermieristiche, oltre alle scuole di specializzazione e si è rafforzato il ruolo dell’Università all’interno del Policlinico”. Nessuno, prima di lui, afferma il Rettore “si era accorto che il tetto di spesa del Policlinico era sbagliato”.

L’ex assessore regionale alla Salute Gucciardi, aveva assegnato al Policlinico di Messina 70 milioni di euro, somma decisamente insufficiente per soddisfare il bisogno reale dell’azienda. Il Direttore Generale di allora, Marco Restuccia, li aveva accettati senza rendersi conto che il conteggio era sbagliato. L’assessore Ruggero Razza, evidenziando l’errore, ha portato a 80 i milioni destinati al Policlinico. Cuzzocrea però, non si ferma e trasferisce all’assessore Volo l’esigenza di coprire i 12 milini di euro mancanti; quattro sono già stati stanziati, ne mancano ancora altri per arrivare ai 100 milioni necessari. Tutto ciò, dice il Rettore Cuzzocrea, “è stato fatto nell’interesse non dell’università bensì, per la città e per i ragazzi che si scrivono alle scuole di specializzazione”; altre città, continua Cuzzocrea, “si sono viste assegnate somme che non hanno speso e che potrebbe essere destinate a Messina”. Nonostante la “strana” situazione creatasi al Policlinico e nonostante le responsabilità fossero da addebitare agli altri amministratori, Cuzzocrea afferma che “il Direttore Bonaccorsi non si è dimesso, ha continuato a ricoprire il suo incarico per portare avanti un compito che, poteva essere vanificato a causa di un errore non commesso da questa amministrazione universitaria, né dallo stesso Bonaccorsi”.

Proseguendo, il Rettore “parla dei rapporti tra Università e Regione Siciliana, sanciti da un protocollo d’intesa che, all’art. 10 prevede che: la manutenzione ordinaria e straordinaria del Policlinico è in capo alla regione siciliana, compito sempre disatteso”. A tal proposito sia l’ex assessore Razza che il direttore Bonaccorsi hanno accertato che nessuna lettera ufficiale era stata trasmessa alla regione siciliana per adempiere ai suoi obblighi. Adesso le cose sono cambiate e poiché “verba volant, scripta manent”, nessuno potrà dire che la regione non è a conoscenza dei lavori da eseguire presso il Policlinico di Messina.

Il Rettore Cuzzocrea oggi è un fiume in piena e, forse intende togliersi qualche “sassolino dalla scarpa” parlando “della richiesta di finanziamento presentato all’ex assessore Razza per rifare un nuovo policlinico, ma senza ottenere risposta”. Adesso, ha avviato una interlocuzione con l’Assessore Marco Falcone il quale, “ha attentamente ascoltato le richieste presentate e ha promesso un suo intervento per trovare le risorse necessarie”.

Una frecciata Cuzzocrea la riserva ai debiti che il Policlinico, prima dell’arrivo di Bonaccorsi, “aveva con l’Università per circa 4 milioni di euro somme, che sarebbero state inserite nei debiti fuori bilancio, una irregolarità incomprensibile”. Ma non intende mollare la presa, il Rettore prosegue, “elencando alcune delle realizzazioni portate a termine, da cinque anni a questa parte: in rianimazione c’erano solo 9 posti letto, adesso sono 23, il nuovo reparto al padiglione C, le nuove sale operatorie al terzo piano del padiglione F, le nuove sale operatori a chirurgia vascolare”.

Cuzzocrea comunica che “occorrevano 24 milioni di euro per la rifare tutte le sale operatorie, di cui 8 milioni di cofinanziamento; nessuno dei predecessori, ha pensato di farlo, lui si perché intende da rendere concreto il cambiamento”. Il Rettore poi sposta l’attenzione sul Pronto Soccorso del Policlinico; lavori che dovevano essere già completati ma, bene che vada, il Rettore “dichiara occorrerà ancora un anno e mezzo sempre se i lavori dovessero ripartire da subito”. Cuzzocrea denuncia anche il fatto che proprio al Policlinico, sono stati fatti dei lavori senza che il proprietario dell’immobile, l’Università, venisse informato. Ed ancora parla “delle 290 procedure concorsuali avviate in medicina e chirurgia, il 29% dei concorsi”. “Nessuna causa contro il Ministero per accreditare i corsi di specializzazione ma, solo rispetto delle regole e quindi, avere a disposizione super professori, cosa che lui ha fatto”. Cuzzocrea ha lamentato il fatto che “qualcuno lo ha accusato di aver preso accordi con il Presidente del Veneto Zaia, con quello dell’Emilia Bonaccini, con De Luca della Campania, Occhiuto della Calabria in modo applicare il Decreto Calabria che prevede lo sblocco del tetto di spesa per il personale del Ssn in quanto, la regione siciliana non ha ancora attuato”. Il nuovo tetto di spesa è previsto anche per la formazione, l’apertura delle procedure concorsuali per l’accesso alla dirigenza ai medici in formazione specialistica e ai medici veterinari iscritti all’ultimo anno fino alla medicina generale. Ancora, la possibilità per gli specializzandi iscritti dal 3° anno incluso dei corsi di specializzazione, indipendentemente dalla durata della specializzazione, di partecipare ai concorsi pubblici per dirigente medico. Tale possibilità è prevista fino al 31 dicembre 2023.

In ultimo, Cuzzocrea “manifesta amarezza in esito alla questione degli EP (Elevate Specifiche Tipologie Professionali) affermando che i medici specialisti devono svolgere i compiti previsti dalla loro specializzazione ed equiparati ai dirigenti medici, l’importante è fare i concorsi così come prevede l’art. 97 della Costituzione Italiana”. Infine “dà merito all’ex Rettore Gaetano Silvestri che non ha fatto votare gli EP per il Senato cosa, che ha fatto pure lui e, nonostante i ricorsi presentati, la Corte dei Conti gli ha dato ragione”. Alla luce di tutto questo, Cuzzocrea afferma “che la politica deve rimanere fuori dal Policlinico; Silvestri è stato Presidente della Corte Costituzionale, Cuzzocrea Presidente della Conferenza dei Rettori Italiani, gli altri, sono entrati in politica”.   

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