22 migranti morti al largo del Madagascar: la Meloni si dimetta!

Nel 2021 sono state oltre 6.500 le persone arrestate perché cercavano di entrare clandestinamente nel territorio francese: oggi 22 migranti sono morti in Madagascar

StrettoWeb

E’ accaduto di nuovo: altri migranti sono morti in mare. Puntuali come un orologio svizzero, come purtroppo avevamo detto solo ieri. E non c’è nemmeno bisogno di essere profeti o iettatori: ogni giorno in tutto il  mondo i migranti che muoiono sono decine e decine. Ora è accaduto a 22 disperati morti quando la loro barca è affondata al largo della costa del Madagascar nel fine settimana, secondo quanto riferiscono le autorità marittime dell’isola.

Dei 47 passeggeri che avevano preso clandestinamente una barca diretta verso il territorio francese di Mayotte, 23 sono stati salvati, mentre 22 sono stati trovati ormai morti. L’incidente, in base a quanto si apprende, è avvenuto sabato. Le operazioni di ricerca e salvataggio sono ancora in corso perché ci sono due persone disperse. Ogni anno sono migliaia i migranti che tentano di raggiungere il territorio francese di Mayotte, a nord del Madagascar, nell’Oceano Indiano.

6500 migranti arrestati nel 2021

Secondo i dati ufficiali forniti dalle autorità francesi nel 2021 sono state oltre 6.500 le persone arrestate perché cercavano di entrare clandestinamente nel territorio. La verità, però, è che non ci sono statistiche affidabili su quanti perdono la vita cercando di attraversare il mare con queste modalità. Esattamente come accade lungo le coste italiane. Esattamente come accade al confine tra Messico e USA. E, ancora, esattamente come accade, purtroppo, lungo tutto il globo terracqueo.

Secondo un rapporto del Senato francese pubblicato nei primi anni 2000 si stimava che, all’epoca, circa 1.000 persone morivano ogni anno cercando di emigrare via mare. Una tragedia, dovuta alle condizioni in cui questi disperati viaggiano per fuggire da fame, guerra e misera. Un vero e proprio sterminio risolvibile solo in un modo: con la lotta alla clandestinità e con il favorire l’immigrazione regolare. In barba a tutte le teorie buoniste e radical chic.

Meloni e il Madagascar

Anzi, strano che anche per la tragedia in Madagascar non sia stata chiesta la testa di Giorgia Meloni su un piatto d’argento. Ma tempo al tempo, siamo fiduciosi: arriveranno e saranno numerosi. Daranno la colpa al governo italiano anche per i migranti morti dall’altro capo del mondo.

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