“Non si filmano le borseggiatrici”, per il Pd è violenza: “basta giustizieri!”. In tempi di Covid, però…

Chi ha innescato la polemica? Monica Romano, consigliere dem di Milano. Non c'erano dubbi. E' il solito Pd buonista, ipocrita e falso perbenista

StrettoWeb

Se un borseggiatore ruba nei mezzi pubblici non è violenza, ma se una terza persona sta filmando l’episodio allora sì. La polemica sui “ladruncoli” (chiamiamoli così, sennò si offendono) da mezzi pubblici continua dopo quanto accaduto alla metro di Roma con l’altoparlante ad avvertire: “attenti agli zingari”. Questa volta, però, non è la bocca il problema, ma gli occhi. Filmare un borseggiatore che sta rubando, e diffondere il video tra chat e social, è violenza. Quasi quasi anche di più che lo stesso atto del rubare. Chi ha innescato la polemica? Monica Romano, consigliere dem di Milano. Non c’erano dubbi. E’ il Pd di Gualtieri che definisce inaccettabile la dichiarazione dell’altoparlante, è il (solito) Pd buonista che difende qualsiasi cosa ma che poi attacca dove gli conviene, tirando in ballo stragi migranti e squadrismo fascista a convenienza.

“Quest’abitudine di filmare persone sorprese a rubare sui mezzi Atm di Milano e di diffondere i video su pagine Instagram con centinaia di migliaia di followers è violenza, ed è molto preoccupante. Punto”, scrive Romano. “La smettano, sia quelli che realizzano i video, sia chi gestisce i canali Instagram che li rendono virali, di spacciare la loro violenza per senso civico, perché non è senso civico. Le cittadine e i cittadini che sanno davvero che cos’è il senso civico alzino la voce e invitino a spegnere le fotocamere, perché non è così – trasformando le persone in bersagli – che si ottiene giustizia. Di violenza e di squadrismo ne abbiamo già avuti abbastanza davanti a un liceo di Firenze e nelle acque di Cutro. Milanesi, ribelliamoci a questa pessima pratica”. Eccola là! Giustificano i borseggiatori e attaccano chi filma e diffonde i video affinché possano aiutare tutti coloro che giornalmente utilizzano i mezzi pubblici e che si potrebbero trovare in queste situazioni spiacevoli.

Peccato che (giustamente) non tutti siano d’accordo con lei, esponente di un partito ormai attaccato all’ipocrisia, al finto perbenismo, al buonismo; un partito che a costo di esaltare la parità e i diritti civili, giustifica l’inciviltà, quella vera, di delinquenti da strada che mettono in pericolo le persone per bene. “Se sono arrivati a filmare è perché la polizia non fa nulla… Queste girano indisturbate a volte la polizia se le porta via e il giorno dopo sono ancora lì a fare il ‘loro lavoro’. Quindi più gente conosce le facce meglio è”, fanno notare alcuni utenti. “Filmare è violenza??? E allora rubare dalle borse e dalle tasche degli altri cosa è?”, scrive un altro.

La Romano è poi tornata sull’argomento, ringraziando il collega Michele Albiani, presidente della commissione sicurezza del comune di Milano accorso in sua difesa. “Ciò che io ho espresso – ha ribadito il consigleire dem – è che la soluzione non è certo quella di filmare i volti di queste persone – spesso ragazze minorenni – per poi diffondere i video su canali che hanno centinaia di migliaia di visualizzazioni. Non siamo nel far west, non ci possiamo svegliare una mattina e metterci a fare i giustizieri, e certamente non dobbiamo validare l’idea che ci si possa fare giustizia da soli. Rivolgiamoci alle autorità preposte, sempre. Se avete girato dei video, consegnateli alle autorità, non diffondeteli sui social media”.

Ma ha detto far west? Ha detto giustizieri? Già, l’ha detto. Quel famoso far west che in tempi di Covid veniva utilizzato anche contro quei poveretti che volevano liberamente andare a correre da soli nelle spiagge; o il far west ai conducenti delle auto che si spostavano da un Comune all’altro; ma anche i giustizieri o sceriffi da Green Pass. Insomma, quel far west che il loro partito, quello del Pd, allora avallava con forza. Ora non vale più? Eh già, la convenienza…

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