A distanza di oltre vent’anni, su Raiuno, è tornato questa sera l’ormai ‘glorioso’ plastico del Ponte sullo Stretto, grazie a Matteo Salvini. Realizzato sul progetto preliminare negli anni ’90, il plastico è normalmente custodito al Ministero delle Infrastrutture. Oggi, in occasione della partecipazione al programma del ministro Salvini a Cinque minuti, si è deciso di spostare il plastico nello studio di Raiuno per il programma di Bruno Vespa.
Si tratta di un appuntamento storico che ha come unico precedente la puntata di un altro programma di Bruno Vespa, Porta a Porta, in cui nel 2001 fu Silvio Berlusconi ad illustrare il progetto.
I famosi plastici di Porta a Porta, non solo nel caso del ponte ma per svariate altre questioni, non sono appositamente creati per il programma di Bruno Vespa. Si tratta di progetti che esistono già e che il giornalista porta nei suoi studi televisivi. Sono esemplificativi e utili ad accompagnare gli spettatori nella comprensione di quanto viene descritto e raccontato da politici ed esperti dei vari settori trattati.
Salvini: “il Ponte sullo Stretto costa meno di un anno di reddito di cittadinanza”
L’obiettivo è mettere la prima pietra del Ponte sullo Stretto di Messina entro il 2024. Così il vicepremier Matteo Salvini a Cinque minuti in onda questa sera su Rai 1. “Gli italiani – spiega – hanno già pagato una sacco. Perché farlo? Perché a Ponte fatto e ad Alta velocità completata da Palermo a Roma ci vorranno 5 ore e mezzo, 100mila posti di lavoro veri nell’arco di 5 anni, un risparmio ambientale unico al mondo con 140mila tonnellate di Co2 che non saranno emesse nell’aria, il canale di Sicilia sarà completamente ripulito, con un risparmio di tempo, soldi e salute. Sarà un gioiello dell’ingegneria italiana nel mondo“.
Il Ponte sullo Stretto sarà lungo 3.200 metri: sarà il ponte più lungo del mondo a campata unica, alto 400 metri, con 6 corsie per le auto e in mezzo due percorsi ferroviari.
“Costa meno di un anno di reddito di cittadinanza, è un’opera che rimane per anni, anni e anni. Li prende lo Stato e se dei privati vorranno dare una mano saranno i benvenuti“, ha chiosato il vicepremier. “Dall’inizio della costruzione, che prevediamo partirà nell’estate 2024, ci vorranno cinque anni“, conclude Salvini.