Reggina, lettera al Direttore: “se potesse, Inzaghi abbraccerebbe tutta Reggio come fa con suo figlio”

Un lettore di StrettoWeb ha scritto al nostro Direttore dopo l'editoriale di quest'ultimo sulla Reggina

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La sconfitta della Reggina a Cosenza, soprattutto per come è maturata, ha lasciato qualche strascico pessimista in tanti tifosi. Come al solito, però, saltano fuori gli schieramenti. E, a coloro che hanno contestato ferocemente il mister, si sono contrapposti i suoi sostenitori, evidenziando il grande miracolo comunque sinora compiuto e che sta portando la Reggina a lottare nelle prime posizioni, fatto non scontato questa estate. Tra i sostenitori c’è anche un lettore di StrettoWeb che ha scritto al nostro Direttore in merito all’editoriale di quest’ultimo, il quale difendeva il mister ed evidenziava il valore di un organico che sta andando comunque oltre le aspettative.

Nel pensiero di Gianni, tifosissimo della Reggina ma fuorisede, in quanto risiedente a Siena, emerge proprio la figura dell’allenatore, la sua grande voglia di vincere e quelle emozioni che, in positivo o in negativo, non riesce a nascondere: “io – si legge nella lettera – un ‘pensierone’ lo farei Pippo Inzaghi. Alla sua voglia di vincere anche senza uno squadrone, ai suoi sorrisi nelle vittorie e le sue tristezze quando la squadra non va: come se questa squadra fosse figlia sua. Sì, come quel bimbo che stringe a sé e, giustamente, quando si vince è bello vedere un Pippo felice che, oltre all’abbracciare il suo piccolino in amaranto, se potesse abbraccerebbe anche tutta Reggio! Lui si commuove assai per le vittorie e si dispera assai nelle sconfitte. Il popolo dovrebbe stargli accanto comunque, ed anche nel ricordo di un ultimo palpitante e fiero essere stati noi reggini in tante Serie A. E Pippo, se riuscirà a riportarci, sarà l’unico nella storia dei nostri allenatori che piangerà di gioia. Così come ora, come me, come te, quando va in porta ogni nostro gol!”.

Poi il tifoso esprime un desiderio, un sogno, forse impossibile, ma lo fa da reggino amante di Reggio e della Calabria: tutte le squadre della Regione in A. Spera in una salvezza del Cosenza e poi, scrive ancora, “un Catanzaro che quasi c’è già, il ritorno del Crotone, e manca la ViboneseLametia Terme. Sino al punto di essere tutte le nostre squadre in A, ovvero, pian piano una Calabria in A! Il mio sogno è grande quanto io ami la Calabria”. Da qui, poi, la discussione si sposta sulle difficoltà (extra calcio) di Reggio. “Non sopporto ancora – scrive – nel vederla e nel saperla sempre, volta e gira, messa da parte per mano di tanti calabresi che continuano ad ingoiare rassegnazioni dicendosi l’un l’altro il mantra di uno stupidissimo “figghioli, chista è ‘a vita, e càmu a fari!”. No, cari corregionali: se vi togliete finalmente il sombrero vi accorgerete che “avi tantu ma tantu chiddu chi noi tutti “àmu a fari, e rifari, e rifari!…!”. E, questo, con le stesse grandi precauzioni per un Ponte che, se si farà, dovrà essere una vista fantastica ma veramente e sperimentalmente sicura”.

“Inoltre – aggiunge parlando dei Bronzi – che quello dei Bronzi sia stato un grande ritrovamento classico sulle nostre coste va bene, però… non ci si deve adagiare su questo ‘in realtà colpo di fortuna’. Tutto, a Reggio, da anni converge sul Museo e i Bronzi. E se si fossero trovati nel mare della Toscana? Si esalterebbero solo i Bronzi? assolutamente no: sarebbero un fiore all’occhiello da spartire con altri capolavori letterari o pittorici. Ma, perché, la nostra Reggio, non ha forse una Magna Grecia da raccontare? E oltre a vari grandi uomini e donne! Ci si metta in testa che non si può fissarci a girare solo attorno ai Bronzi!”.

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