Il tribunale del Riesame di Reggio Calabria, accogliendo la richiesta di riesame presentata dagli avv.ti Annamaria Domanico del Foro di Cosenza e Daniele Corso del Foro di Palmi, ha disposto l’immediata scarcerazione di Don Giovanni Madafferi, arrestato lo scorso 9 marzo nell’ambito dell’operazione “Hybris” coordinata dalla DDA di Reggio Calabria. Il sacerdote tratto in arresto perché accusato di aver attestato falsamente in un certificato, destinato ad essere prodotto all’Autorità Giudiziaria, qualità personali, rapporti di lavoro in essere o da instaurarsi relativi ad un soggetto non identificato ha sin da subito respinto ogni accusa. L’allora titolare della Parrocchia Santa Maria Assunta di Castellace già in sede di interrogatorio di garanzia ha dettagliatamente ricostruito ogni circostanza e fornito copiosa documentazione a riscontro della bontà del suo operato. Egli nei numerosi anni di servizio sacerdotale nel piccolo centro alle pendici dell’Aspromonte, solo a seguito di apposita autorizzazione proveniente dei competenti Tribunali e in accordo e collaborazione con l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Reggio Calabria, ha messo a disposizione la struttura parrocchiale e il proprio operato al fine di consentire a numerosi soggetti di poter svolgere un percorso di rieducazione e risocializzazione attraverso dei lavori di pubblica utilità finalizzati a consentirne il pieno riscatto sociale.
È in questo contesto che si è articolata l’intera vicenda e il Tribunale del Riesame, presieduto dal dott. Antonino Genovese, accogliendo le argomentazioni degli avv.ti Annamaria Domanico e Daniele Corso tese a dimostrare l’assoluta inesistenza della contestata compiacenza verso componenti di sodalizi mafiosi attraverso la redazione di dichiarazioni di comodo ha disposto l’immediata liberazione di Don Giovanni Madafferi.