Alla riscoperta della Calabria ebraica con Klaus Davi

“A Nicotera c’è la più grande e meglio conservata giudecca della Calabria": il percorso alla riscoperta della Calabria ebraica

StrettoWeb

La riscoperta delle radici ebraiche della Calabria è una sfida affascinante che l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Giulio Disegni ha fatto sua da tempo. In queste ore si è svolto a Nicotera il convegno “Calabria, culla dell’accoglienza e del dialogo interculturale”. “Questa regione, almeno da un anno, ha costruito un percorso per raccontarsi come terra di accoglienza e multiculturalità. Purtroppo la presenza ebraica, con radici antiche, è stata cancellata. Ma tutti qui riconoscono come questa cancellazione abbia rappresentato una perdita in termini culturali, economici, sociali e per questo c’è un grande impegno nel cercare di recuperarla e valorizzarla e inserirla in un più ampio lavoro di lotta al pregiudizio”. Lo spiega il vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Giulio Disegni.

Il convegno di Nicotera è stato promosso dalla Regione Calabria e organizzato dal giornalista Klaus Davi, ma ha visto un’ampia partecipazione delle istituzioni locali. “Assessori regionali e sindaci non hanno fatto mancare la loro presenza. È un chiaro segnale che la Calabria, a partire dal presidente Occhiuto, punta molto sulla riscoperta delle sue radici ebraiche”.

Si tratta del terzo appuntamento legato all’ebraismo organizzato in Calabria – aggiunge il vicepresidente UCEI – e la risposta è stata molto positiva, con la presenza di molti giovani a cui raccontare il passato ebraico del territorio”. Un passato che è anche un presente. Lo spiegano bene l’assessore alla Cultura di Nicotera Giuseppe Leone e Roque Pugliese, delegato della neonata Sezione di Palmi della Comunità ebraica di Napoli e referente per l’intero territorio calabrese.

A Nicotera c’è la più grande e meglio conservata giudecca della Calabria e vogliamo raccontare la storia di questa presenza – spiega Leone – Il convegno odierno rappresenta una tappa di questo impegno che proseguirà a maggio quando inaugureremo il primo centro di cultura ebraica della regione”. Un elemento che si va ad aggiungere ai progetti per recuperare il patrimonio ebraico locale, spiega Pugliese. “Vogliamo far rivivere questo passato perché la Calabria è piena di tesori connessi all’ebraismo, di giudecche, di tradizioni, di inflessioni dialettali. La Sezione di Palmi e la sua costituzione ufficiale sono un tassello di questo recupero e della multiculturalità calabrese. Un tassello che ora ritrova il suo posto nel mosaico. L’obiettivo è proseguire nel far rinascere qui la vita ebraica”.

E la storia ebraica del Meridione è stata al centro degli gli interventi di Carmelo Zaffora, autore di Le Confessioni di Abulafia, e degli storici Giuseppe Campagna e Benedetto Ligorio. “In una giornata in cui si parla di recupero straordinario della storia ebraica nel Sud Italia, vale la pena ricordare un personaggio poco noto al grande pubblico: Abraham ben Samuel Abulafia, considerato uno dei maggiori studiosi della Kabbalah dell’epoca medioevale, che ha vissuto gli ultimi suoi anni in Sicilia e che purtroppo non è ricordato. – afferma Zaffora – Il mio romanzo storico vuole essere un piccolo tributo in questo senso, con la speranza che Abulafia esca dall’oblio in cui non merita di stare”.

Come spiega l’ebraismo era molto diffuso “sul territorio calabrese e quali legami e flussi migratori” si mossero anche verso la Sicilia, prima della cacciata del XVI secolo.

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