Il sogno di 4 calabresi in B e il ritorno del derby Catania-Messina in C: alle porte una stagione super!

Ieri è stata una giornata storica, che ha tracciato forse una linea: quella della possibile ripartenza del calcio calabrese e siciliano

StrettoWeb

Il weekend appena concluso ha rappresentato tanto, dal punto di vista calcistico, per Calabria e Sicilia. Anzi, ancor di più, per Catanzaro e Catania, che hanno conquistato ufficialmente la promozione rispettivamente in Serie B e Serie C. E’ stata una giornata a suo modo storica, quella che ha tracciato forse una linea di demarcazione. Quale? Quella della possibile ripartenza del calcio calabrese e siciliano. Non rinascita, non esplosione, ma senza dubbio ripartenza. Possibile, almeno. Ma i segnali ci sono e sono incoraggianti. E non solo per Catanzaro e Catania, ma per tutto ciò che è accaduto in questo weekend e anche prima.

Le imprese di Catanzaro e Catania

E’ necessario, ovviamente, partire da ieri ed esaltare la grande impresa del Catanzaro, come già fatto in altra pagina. Dopo anni di sacrifici e investimenti, la compagine giallorossa ha coronato ieri il sogno cadetto al termine di un campionato straordinario e stradominato. E ora può gettare le basi per un futuro ancora più roseo, importante e competitivo. Come il Catania, d’altronde, che ha fatto un sol boccone – in un anno – del girone I di Serie D, ufficializzando il ritorno in C grazie alla nuova proprietà Ross Pelligra, disposto ad altri importanti investimenti per far ritornare Catania e il Catania dove conta e dove è già stato nel recente passato.

Cosenza e Messina, ora la salvezza è possibile

Il weekend, però, ha regalato anche altre soddisfazioni. A Cosenza e a Messina, per esempio, rilanciando speranze salvezza che fino a qualche settimana sembravano svanite e che ora invece sono molto più che concrete. Ma anche a Palermo, che dopo la cinquina al Modena si è rilanciato in ottica playoff e ora getta le basi per un campionato da protagonista, il prossimo, con la ricca proprietà. Per i Lupi di Viali è arrivato, praticamente, il colpaccio di giornata in Serie B. Nel quasi testa-coda cadetto, la squadra rossoblu ha battuto la capolista Frosinone, in Ciociaria, al 95′. Un pomeriggio perfetto, deciso da Brescianini, uomo sempre più decisivo di questa squadra. Una squadra che, dopo la vittoria pazza nel derby contro la Reggina, ha ottenuto altre due vittorie nelle successive tre gare, lasciando gli ultimi tre posti dopo mesi e accorciando a -1 sulla salvezza diretta. E anche questa volta, per l’ennesima volta, il Cosenza rischia di “fregare” tutti sul gong, compiendo l’ennesima impresa.

Di impresa si tratta anche in casa Messina, per il momento. E quando si parla di imprese, il protagonista sullo Stretto è mister Raciti. Per il secondo anno di fila, è lui a guidare le fila di una squadra che sta ottenendo un cammino da vertice nel girone di ritorno. Questo grazie anche agli importanti e roboanti colpi di mercato invernali: Kragl, Ragusa, Perez, Fumagalli, tra gli altri, tutta gente esperta e di categoria. Oltre all’esplosione di Balde, che ieri ha segnato a Potenza un altro gol pesantissimo, tirando fuori il Messina dalla zona playout per la prima volta dopo mesi. Finisse oggi il campionato, la truppa di Raciti sarebbe salva.

Le ambizioni del Palermo

Le ambizioni del Palermo le conosciamo tutti. Basterebbe la ricca proprietà del City Group, da sola, a spiegare ogni dettaglio. Investimenti importanti già da questa estate, ma una Serie A comunque programmata. Tutino e Verre a gennaio, però, significano tanto, e così il Palermo ha ingranato la quinta con Corini e ora è lì a giocarsi i playoff e forse qualcosa di più. Gioca, diverte, trascinato dai 30 mila del “Barbera”, e sarà grande protagonista l’anno prossimo, per la Serie A, se questa non dovesse arrivare già quest’anno.

Crotone favorito per vincere i playoff

Meno bene è andato poi il weekend per altre due del “nostro” calcio calabrese e siciliano, ma non per questo sono da nascondere o cancellare le idee di ambizione e programmazione. Parliamo di Crotone e Reggina. In realtà, anzi, il Crotone ha pure vinto, con una super rimonta da 0-2 a 3-2 contro la Viterbese, ma è stata vittoria amara, perché ha certificato l’impossibilità di dare l’assalto al primo posto, ufficialmente del Catanzaro. Ma il Crotone resta una corazzata, ha speso tanto questa estate dopo due annate maledette e, da seconda in classifica, ha tutte le carte in regola per giocarsi l’accesso alla B tramite spareggi.

E la Reggina?

La Reggina ha perso malamente contro il Cagliari, è assalita dal “fuoco nemico” sulla vicenda concordato, ha perso la bussola e un po’ di serenità, ma non per questo non può ritrovarla, magari tornando a collezionare qualche risultato positivo. Questo periodo fortemente negativo fa vedere tutto nero intorno, ma non si dimentichino le ambizioni di un club che ha ingaggiato Inzaghi come allenatore, ha ripreso un maestro come Geria per il settore giovanile nonché un altro maestro come Pippo Sapienza per la Comunicazione, senza dimenticare il progetto stadio e la volontà di programmare un ritorno nel calcio che conta in tre anni.

“E poi ti immagini quattro calabresi in Serie B?”

Quanto sarebbe bello. Quattro calabresi in Serie B per la prima volta. Reggina, Catanzaro, Cosenza e Crotone. E, in Sicilia, il Palermo protagonista, rilanciando l’estremo Sud nel calcio che conta, con possibile assalto alla A di qualcuna tra queste cinque. E’ quello stesso Sud che vede oggi stradominare il Napoli tra Italia ed Europa, è il Sud di due piacevoli provinciali come Salernitana e Lecce, ma è anche il Sud di Frosinone, Bari e appunto Reggina, Palermo e pure Cagliari.

In C, poi, sicura protagonista sarà il Catania e, in caso di salvezza, probabilmente anche il Messina. Pelligra vorrà di certo costruire un’altra corazzata per l’assalto etneo alla B, mentre Sciotto – dopo anni di difficoltà e contestazioni – potrebbe proprio ripartire da gente come Kragl o Ragusa per provare ad andare magari oltre una semplice salvezza. Insomma, ricordate il 2007? Ricordate Palermo, Catania, Messina e Reggina in Serie A? Ecco, quello era il riscatto dell’estremo Sud in ambito sportivo, quel Sud che anche nel calcio e dal calcio può ripartire. In fondo, ha già gettato le basi. Basta crederci…

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