Speranza: “con Schlein mi iscriverò al nuovo Pd, la svolta c’è”

"Mi iscriverò al nuovo Pd, appena si aprirà il tesseramento. La svolta c’è". E' questo l'annuncio fatto dall'ex ministro Roberto Speranza

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Roberto Speranza, ex ministro della Sanità, segretario di Articolo uno, partito fondato da Pierluigi Bersani dopo la scissione dal Pd nel 2017, ha parlato in un’intervista con Repubblica della rivoluzione dopo la vittoria di Elly Schlein. “Mi iscriverò al nuovo Pd, appena si aprirà il tesseramento. La svolta c’è“, ha dichiarato l’ex ministro della Sanità. “Noi abbiamo creduto nel percorso di costruzione del nuovo Pd. Lo abbiamo condiviso, e parlo come segretario di Articolo uno, avendo aderito alla fase costituente. Il 21 gennaio scorso abbiamo approvato il nuovo manifesto dem che mette al centro la lotta alle disuguaglianze, la dignità del lavoro e la difesa dei beni pubblici fondamentali come istruzione, sanità e ambiente. La vittoria di Elly alle primarie sancisce con ancora più forza la nascita del nuovo Pd. Era la nostra scommessa di aprire una nuova stagione della sinistra italiana“.

“Possiamo dire di avere raggiunto l’obiettivo. La fiducia data ai gazebo al nuovo Pd e alla leadership di Elly va coltivata, avendo il coraggio di aprire ancora porte e finestre. La fase costituente deve continuare”, chiosa Speranza.

Ho la coscienza a posto – commenta in merito all’indagine per epidemia colposa nella quale è indagato insieme all’ex premier Conte -. Ho agito sempre nell’interesse esclusivo del Paese. Ho fiducia nella magistratura“. Tornando al Partito Democratico, “noi abbiamo creduto nel percorso di costruzione del nuovo Pd – spiega -. Il 21 gennaio scorso abbiamo approvato il nuovo manifesto dem che mette al centro la lotta alle disuguaglianze, la dignità del lavoro e la difesa dei beni pubblici fondamentali come istruzione, sanità e ambiente. La vittoria di Elly alle primarie sancisce con ancora più forza la nascita del nuovo Pd. Era la nostra scommessa di aprire una nuova stagione della sinistra italiana. Possiamo dire di avere raggiunto l’obiettivo“.

La destra si batte “con la nettezza della visione alternativa che Elly esprime. Di fronte a una destra, le cui parole e atti, da quelli del ministro dell’Interno Piantedosi a quelli del responsabile dell’Istruzione Valditara, sono gravi, l’unità dei progressisti non è solo una scelta politica giusta, ma un obbligo morale“. Conte “è un interlocutore con cui costruire l’alternativa. Penso che il nuovo Pd abbia la forza di essere il perno di una nuova proposta larga che parli al Paese“. Nessuno “vada via. La persona che sta ponendo con più forza la questione della insostenibilità delle disuguaglianze sociali e dell’emergenza ambientale è Papa Francesco. L’intuizione originaria del Pd (di Prodi), di un partito che tenga insieme sinistra e mondo cattolico, è più che mai attuale“.

Della possibilità di cambiare il nome “discutiamo – osserva Speranza -. A me la proposta del sindaco di Bologna Lepore, di richiamare il lavoro nel nome, piace“.

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