“Basta morti in mare”, ma lo striscione costa caro: stangata dal Giudice Sportivo

Il Giudice Sportivo ha inflitto una stangata alla squadra dilettantistica di Terza Categoria bergamasca Athletic Brighela per aver esposto uno striscione di denuncia ai morti in mare

StrettoWeb

L’iniziativa è stata coraggiosa, ma è costata cara. Il riferimento è allo striscione della squadra dilettantistica di Terza Categoria bergamasca Athletic Brighela, che domenica – in occasione del match in casa del River Negrone – è scesa in campo con uno striscione per denunciare le morti in mare, alla luce della tragica vicenda di Cutro. “Cimitero Mediterraneo: basta morti in mare”, è la scritta presente nello striscione che i calciatori hanno tenuto in mano prima del fischio d’inizio della sfida.

L’iniziativa però, come detto, è costata cara, molto cara. Il Giudice Sportivo, infatti, ha inflitto una stangata alla compagine. Multa salata di 550 euro (tanto per una squadra di Terza Categoria) e squalifica fino ad aprile per capitano e allenatore. Motivo? Lo striscione non era stato autorizzato dall’arbitro. “Dagli atti ufficiali di gara supportati dal supplemento di rapporto è emerso che, prima dell’incontro, il capitano della società Asd Athletic Brighela, Pietro Rota, chiedeva al direttore di gara di essere autorizzato a introdurre ed esporre sul terreno di gioco uno striscione, a detta dello stesso non a contenuto politico. Di contro, l’ufficiale di gara non autorizzava la richiesta”, è quanto si legge nel comunicato.

“Dopo aver regolarmente fatto ingresso in campo – si legge ancora – al capitano dell’Asd Athletic Brighela veniva consegnato il predetto striscione dai tesserati posizionatisi sulla propria panchina, non individuati a referto dall’arbitro. Lo striscione, a quel punto, veniva esposto al pubblico per una ventina di secondi da tutti i calciatori della citata società, ma non da quelli del Asd River Negrone, disattendendo così le indicazioni dell’ufficiale di gara”.

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