15enne stuprata alla festa dell’Unità sulle note di “Bella Ciao”: “facci vedere…”

15enne violentata e filmata alla festa dell'Unità di Bologna: piovono accuse di Fratelli d'Italia verso il Partito Democratico, che risponde

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Scintille, accuse, botta e risposta. E’ quanto sta accadendo tra Fratelli d’Italia e PD in riferimento alla notizia di una 15enne violentata alla festa dell’Unità di Bologna. “Una sorta di ‘gioco della bottiglia’ – scrive “Il Giornale” – che, però, è degenerato fino al punto che la 15enne è stata costretta a compiere degli atti sessuali con uno dei ragazzi. ‘Dai, facci vedere se sei capace di… Secondo noi non sai fare…”.

“Lascia attoniti – dichiara Elisabetta Gardini, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera – la notizia di una 15enne stuprata durante la festa dell’Unità di Bologna, mentre si intonavano le note di ‘Bella Ciao‘. Un branco di coetanei della giovane l’ha derisa, vessata e alla fine filmata mentre si consumava la violenza. Ci stringiamo attorno alla ragazza e alla sua famiglia, nel rispetto del loro dolore, ma pretendiamo che si faccia quanto è necessario per far luce e punire i responsabili. Per questo chiediamo che si faccia sentire anche la voce del Partito Democratico e del suo segretario Schlein che, in quanto donna, dovrebbe avere maggiore sensibilità sul tema”.

Le fa eco Alice Buonguerrieri, deputata di FdI: “siamo sconvolti per la notizia che arriva da Bologna”. Lo stupro sarebbe avvenuto “tra le risate degli amici, che nel frattempo filmavano il tutto. Impossibile restare in silenzio e non manifestare tutta la nostra solidarietà e vicinanza alla ragazza e alla sua famiglia. La richiesta unanime è che venga fatta immediata chiarezza e che i responsabili, tutti, vengano puniti. Lo stesso dovrebbe fare il Partito democratico e il neosegretario Schlein affinché violenze del genere non accadano mai più”.

A questi interventi, si aggiungono quelli di Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera; della deputata Daniela Dondi; di Galeazzo Bignami e di Antonella Zedda, vicecapogruppo in Senato di FdI. Condanna e richiesta identiche: sdegno e spiegazioni sul motivo per cui il Pd non è intervenuto.

E la risposta dello stesso PD di Bologna non si è fatta attendere: “Leggiamo non senza stupore e amarezza su alcuni giornali della destra accuse mosse al Pd di Bologna per la terribile notizia della violenza sessuale verificatasi negli spazi dove si tiene la Festa dell’Unità – si legge sui social – l’accusa che ci viene mossa va dal silenzio di comodo a quello, addirittura, di voler nascondere la cosa, come se peraltro fosse possibile”.

“Per noi una violenza sessuale è una violenza sessuale. Ovunque questa avvenga. E non mancheremo mai di denunciare, di esprimere la nostra solidarietà e la vicinanza fattiva a chi ne è vittima, così come la più ferma condanna per chi la commette. Come abbiamo sempre fatto, come facciamo. La famiglia della ragazza si è subito rivolta alla direzione della Festa per chiedere aiuto, trovare i ragazzi e consegnarli ai carabinieri, che ringraziamo. E questo è ciò che è stato fatto. Trasformare il doveroso rispetto e riserbo, in questa fase, nei confronti di chi ha subito violenza in un atto di silenzio connivente è vergognoso. Non vogliamo trasformare in argomento di bassa propaganda e polemica politica una vicenda come questa”.

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