Un turista speciale! Abbiamo chiesto a ChatGPT di venire in vacanza a Reggio Calabria: ecco com’è andata

ChatGPT si finge un turista a Reggio Calabria e racconta la sua esperienza: scopriamo le particolarità del Chatbot più in voga del momento fra innovazione, didattica e tecnologia

StrettoWeb

Sono stato in vacanza a Reggio Calabria, città costiera della Calabria, separata dalla Sicilia dallo Stretto di Messina. Reggio Calabria è famosa per la presenza dei Bronzi di Riace, coppia di antiche statue greche a grandezza naturale contenute nel Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Il Lungomare Falcomatà, definito ‘il chilometro più bello d’Italia’, è uno dei luoghi preferiti dai turisti dal quale è possibile ammirare lo Stretto di Messina e la Sicilia. Il ‘Corso Giuseppe Garibaldi’ è la principale via dello shopping di Reggio Calabria.

Il Castello Aragonese, simbolo della città, è la principale fortificazione cittadina che sorge nell’omonima piazza Castello. La Basilica Cattedrale Metropolitana di Maria Santissima Assunta in Cielo, realizzata in stile neo-romanico, è il più grande edificio religioso della Calabria. In conclusione, posso dire che Reggio Calabria unisce storia, arte e bellezze naturali rappresentando una meta interessante per diverse tipologie di turisti”.

Abbiamo chiesto a ChatGPT di fingersi un turista che è stato in vacanza a Reggio Calabria e raccontarci, brevemente, quali posti ha visitato. Questo il risultato. Incredibile vero? E soprattutto: se avessimo mantenuto il segreto, sareste riusciti a capire che il testo è stato scritto da un chatbot? Il risultato che si può ottenere sfruttando l’intelligenza artificiale è davvero sorprendente. Scopriamone qualcosa in più.

Che cos’è ChatGPT?

ChatGPT è l’acronimo di “Chat Generative Pre-trained Transformer”, si tratta di un chatbot, ovvero un software progettato per simulare una conversazione con un essere umano, basato su intelligenza artificiale e apprendimento automatico sviluppato dall’organizzazione senza fini di lucro OpenAI. Rilasciato il 30 novembre del 2022, il software è in costante aggiornamento, l’ultima versione risale, infatti, al 23 marzo 2023.

Molto popolare perché facile da utilizzare e soprattutto gratuito, il vero punto di forza di ChatGPT è quello di elaborare le richieste degli utenti restituendo una risposta realistica e plausibile. A differenza dei chatbot tradizionali che seguono risposte automatiche pre-programmate, ChatGPT è in grado di formulare risposte uniche in base al contesto e alla conversazione con l’utente.

Gli si possono fare le richieste più disparate come: “Cosa regalare alla mia fidanzata per il compleanno?”, “Crea una lista di 10 posti in cui andare in vacanza negli USA a Natale 2023”, “Riassumi la biografia di Napoleone in 1000 parole”. Può generare codici per programmi e siti web, elaborare immagini, comporre un discorso da fare in pubblico su un argomento e con uno stile ben preciso, scrivere una storia.

Per farla breve: basta chiedergli qualcosa e il software elaborerà la risposta migliore cercando tra miliardi di informazioni contenute nel suo database per restituirti quella più idonea in un breve lasso di tempo. Attenzione però, lo stesso ChatGPT mette le cose in chiaro: le risposte potrebbero contenere ‘allucinazioni’, errori o imprecisioni, specie sulle tematiche più complesse. Inoltre, il database è aggiornato, al momento, fino al 2021.

Innovazione

Sviluppato da poco tempo, ChatGPT presenta delle potenzialità incredibili pensando ai possibili impieghi in un futuro che sarà sempre più legato alla tecnologia. Innovare in ambito tecnologico è possibile anche a Reggio Calabria. Ne è un esempio l’IH British School, prestigiosa scuola d’inglese che studia sempre nuovi modi per implementare l’utilizzo della tecnologia nell’insegnamento della lingua inglese. Con loro abbiamo approfondito l’argomento.

Esistono diversi ambiti nei quali sfruttare al meglio ChatGPT: il suo utilizzo comporta importanti vantaggi anche durante le lezioni in classe. – sottolinea l’IH British SchoolGli studenti, ad esempio, posso avere dei dialoghi in inglese con il software (come fosse un altro oratore) che può dare loro consigli su come migliorare. Il software può fornire esercizi per migliorare l’apprendimento in alcune aree in cui lo studente si sente meno sicuro. L’AI può inoltre correggere la scrittura dei ragazzi dando dei suggerimenti su come migliorarla, evitando quindi di aspettare un feedback degli insegnanti”.

Vantaggi anche per i professori. “ChatGPT può preparare un piano di studi in vista di un esame; facilitare le operazioni di ricerca di materiale didattico; aiutare nella correzione dei compiti e nella creazione di materiale personalizzato per gli studenti che possa rendere più coinvolgente l’apprendimento in base ai loro interessi specifici”, spiegano gli esperti della scuola reggina che però mettono in guardia su un importante aspetto: “ChatGPT deve essere uno strumento complementare al lavoro dell’insegnante e non può mai sostituirlo. Il software può dare risposte sbagliate e commettere errori: all’insegnante il compito di filtrarli prima che arrivino agli alunni. Gli stessi studenti, inoltre, potrebbero diventare ‘dipendenti’ dall’AI evitando di sviluppare un proprio pensiero critico e le proprie abilità personali, preferendo affidarsi alla comodità del chatbot”.

Limitarne l’uso è inutile, integrarlo consapevolmente e in maniera efficace potrebbe invece rendere più interessanti, facili ed efficaci le lezioni che non devono mai prescindere dalla preziosa componente umana dei professori e degli alunni.

Questione privacy

Caro utente di ChatGPT, siamo spiacenti di informarti che abbiamo disabilitato l’accesso a ChatGPT per gli utenti in Italia su richiesta del Garante per la protezione dei dati personali”. È questo il messaggio che gli utenti italiani si sono visti rivolgere, da qualche giorno a questa parte, al momento di utilizzare ChatGPT. Un blocco temporaneo, imposto dal Garante della privacy che ha riscontrato alcune criticità riguardanti i dati personali per gli utenti e l’utilizzo da parte dei minori.

Nei giorni scorsi prove di ‘disgelo’ con un incontro fra le parti. L’organizzazione americana OpenAI, pur ribadendo di essere convinta di rispettare le norme in tema di protezione dei dati personali, ha confermato la propria volontà di collaborare con l’Autorità italiana per risolvere le criticità sottolineate riguardo ChatGPT. Il Garante, da parte sua, ha sottolineato come non ci sia alcuna volontà di porre un freno allo sviluppo dell’AI e dell’innovazione tecnologica, ribadendo però l’importanza del rispetto delle norme che tutelano l’uso dei dati personali degli utenti e la sicurezza dei minori.

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