Aeroporto di Reggio Calabria, bando Enac deserto: “è grottesco, presa in giro verso cittadini”

La nota stampa dell'Ing. Giuseppe Andrea Maiolo, Presidente dell'Associazione Culturale "Da Domani", dopo il bando Enac sull'Aeroporto dello Stretto andato deserto

StrettoWeb

Sono andati deserti i tre bandi Enac per i nuovi voli di collegamento dell’Aeroporto dello Stretto Tito Minniti di Reggio Calabria verso le città Venezia, Torino e Bologna, sfruttando gli oneri di servizio pubblico aerei di continuità territoriale, con una dotazione di 13 milioni di euro, messi a disposizione dalla Regione Calabria. La partita, però, è ancora aperta e tra qualche giorno sarà riconvocata una conferenza dei servizi per cercare di trovare una soluzione.

La rabbia dell’Associazione “Da Domani”

“Dobbiamo ancora notare, purtroppo, un ulteriore passo indietro della situazione che insiste sull’Aeroporto dello Stretto. Ormai da anni assistiamo increduli ad uno sciacallaggio continuo di questa infrastruttura che risulta essere fondamentale, vista l’assenza di collegamenti ferroviari ad alta velocità da e verso il nord Italia”. Lo afferma in una nota l’Ing. Giuseppe Andrea Maiolo, Presidente dell’Associazione Culturale “Da Domani”.

“La nefasta notizia dell’ennesimo bando andato deserto è sintomo non solo di ignoranza della materia trasportistica ma anche, se non soprattutto, di una presa in giro nei confronti dei cittadini dell’area dello Stretto di Messina. La mancanza di politiche di trasporto nell’aerea metropolitana di Reggio è dovuta ancora ad un modo di fare della stessa che privilegia il nord della Calabria. È inutile ribadire sempre gli stessi concetti; l’area dello stretto consta di un numero di addetti/residenti che supera il milione di unità, senza pensare ai flussi turistici che ruotano attorno a questo nodo soprattutto nei periodi estivi”.

Maiolo continua dicendo: “siamo estremamente preoccupati dal modo in cui si conducono le strategie per il rilancio dell’infrastruttura; le politiche che servono all’Aeroporto dello Stretto devono essere lungimiranti e capaci non solo di attrarre mediante offerte economiche ma anche di rendere partecipi i diversi stakeholders nella maniera più incisiva possibile del progetto turistico di un intero territorio. L’effettuazione di un bando con pochi spiccioli (13 milioni di euro) senza avere prima effettuato un adeguato confronto con i diretti interessati (compagnie aeree ed Enac) ha reso questo bando una farsa grottesca tutta a discapito della cittadinanza che deve ancora soffrire per un problema apparentemente senza fine”.

“Eppure servirebbe ben poco affinché si possa cambiare la situazione; la creazione di offerta di trasporto genera in automatico la domanda, rendendo a questa infrastruttura i volumi di traffico passeggeri adeguati. Pensare che l’aeroporto possa essere un qualcosa di isolato è ridicolo e soprattutto denota ignoranza; da tempo immemore, infatti, abbiamo denunciato la mancanza di intermodalità adeguate soprattutto con l’infrastruttura ferroviaria. Le stazioni di R.C. Santa Caterina e di R.C. Aeroporto sono inutilizzate quando invece un adeguato servizio metropolitano progettato potrebbe attrarre e consentire alla cittadinanza siciliana di usufruire dell’infrastruttura senza andare ancora a tirare fuori assurdità quali il molo nautico all’aeroporto o la creazione di check-in a Messina”.

“Purtroppo, questa rappresenta l’ennesima occasione persa e su questo ormai la cittadinanza evidenza il sentimento peggiore che ci possa essere: la rassegnazione. Invitiamo chi di dovere ad attuarsi per risolvere al più presto questa annosa situazione per rendere a Reggio e i reggini la continuità territoriale garantita dalla carta costituzionale”, si chiude la nota.

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