Caos ferroviario per l’incidente di Firenze? Ma nello Stretto di Messina senza il Ponte è come se un treno deragliasse ogni mattina

Il treno deragliato a Firenze scatena l'ira di pendolari e viaggiatori, eppure in Calabria e Sicilia ci sono 7 milioni di italiani che ogni giorno subiscono analoghi disservizi soltanto per la dissennata politica che si è opposta alla realizzazione del Ponte sullo Stretto

StrettoWeb

E’ caos in tutt’Italia per i ritardi e le cancellazioni dei treni a causa del deragliamento di un treno merci avvenuto nella notte a Firenze, lungo la linea ad alta velocità. Ben 50 treni sono stati cancellati, molti altri stanno subendo ritardi pesanti, fino a 5 ore. Tuttavia si tratta di conseguenze inevitabili rispetto ad un fatto così raro ed eccezionale: un treno non deraglia tutti i giorni, ma purtroppo sono incidenti che capitano. La fortuna è che stavolta non sia morto nessuno, come invece era successo a Livraga (Lodi) nel 2020 (2 morti e 32 feriti) poche settimane prima del lockdown per il Covid-19, a Caluso (Torino) nel 2018 (2 morti e 23 feriti), a Pioltello (Milano) sempre nel 2018 (3 morti e 46 feriti), ad Andria nel 2016 (23 morti e 57 feriti).

Questo tipo di incidenti si verificano con una certa periodicità ovunque nel mondo: recentissima la catastrofe di Larissa, in Grecia, con 46 morti e 130 feriti poco più di un mese fa, ancor più pesante il disastro di Santiago di Compostela in Spagna, dove il 24 luglio 2013 morirono ben 79 persone e altre 140 rimasero ferite per un tragico deragliamento di un treno Alvia. L’evento di oggi a Firenze sta certamente provocando conseguenze spiacevoli per la mobilità dei cittadini, ma fortunatamente non ha provocato alcun morto. Tuttavia, sono molto pesanti le lamentele di molti pendolari e viaggiatori in molti casi fuori luogo quando degenerano in generalizzazioni retoriche che strumentalizzano l’evento di oggi con generiche contestualizzazioni su “viaggiare in Italia”, come se quello che accade oggi fosse la quotidianità.

In molti, addirittura, speculano sul Ponte sullo Stretto: “il Governo vuole il Ponte sullo Stretto ma non riesce a far partire i treni normali”, sbraitano i soliti contestatori da strapazzo che riescono ad attaccare il nuovo governo persino sull’incidente ferroviario di Firenze. Ma che c’entra il Governo e che c’entra il Ponte?

In realtà il caos ferroviario di oggi in Italia dimostra l’eccezionale utilità della linea ad alta velocità ferroviaria, che i governi Berlusconi hanno voluto e realizzato tra le polemiche dei soliti cavernicoli “No-tutto”. Stiamo parlando proprio della TAV tanto osteggiata dalla sinistra: oggi l’Italia è nel caos perché, a causa di un incidente, non funziona l’alta velocità ferroviaria che la sinistra non voleva realizzare. L’Italia è tornata per qualche ora 20 anni indietro, quando cioè l’alta velocità ancora non esisteva, e quello che allora era la normalità oggi viene giustamente dipinto come il “caos” in quanto ci siamo abituati a ben altri standard di trasporto e mobilità. L’alta velocità ferroviaria ha rivoluzionato i trasporti del nostro Paese, rendendo i viaggi via treno ultra competitivi persino con i voli aerei, tanto che stamani i biglietti dei voli Roma-Milano sono improvvisamente schizzati a 1.000 euro a tratta proprio per l’assenza dell’alta velocità momentaneamente bloccata dal deragliamento.

Oggi ci rendiamo conto che non possiamo vivere senza l’alta velocità ferroviaria e questo dimostra soltanto due cose: che i cavernicoli “No-tutto” della sinistra per decenni ci hanno riempito di frottole sull’inutilità della TAV, che invece è fondamentale. E soprattutto che è assolutamente urgente, prioritario, necessario e indispensabile realizzare al più presto il Ponte sullo Stretto – che allo stesso modo dipingono come “inutile” – che è l’unico modo per portare l’alta velocità ferroviaria anche in Sicilia.

Calabria e Sicilia sono due Regioni in cui i trasporti e la mobilità sono letteralmente nel caos ogni giorno: non c’è il Ponte, non c’è l’alta velocità, e i 7 milioni di calabresi e siciliani sono costretti ogni giorno a subire i disagi che oggi toccano, per qualche ora, anche tutti gli altri italiani e li fanno gridare allo scandalo! Altro che speculazioni No Ponte: l’incidente di Firenze dimostra invece quanto l’alta velocità ferroviaria e una rete efficiente e veloce di trasporti siano fondamentali per la vita di un Paese, e quindi conferma la bontà delle scelte politiche dell’attuale governo che ha approvato un decreto legge in cui si evidenzia l’assoluta urgenza di realizzare il Ponte sullo Stretto, e quindi l’alta velocità ferroviaria anche al Sud, proprio per lo sviluppo del Paese.

Tutto il resto sono solo chiacchiere. Nello Stretto di Messina, senza Ponte, è come se deragliasse un treno ogni mattina. E cittadini, viaggiatori e pendolari sono costretti ogni giorno a subire quello che gli altri italiani soffrono soltanto oggi perché a Firenze un treno è deragliato davvero. Se qualcuno vi chiede a che serve il Ponte sullo Stretto, potete semplicemente spiegargli che senza Ponte ci sono 7 milioni di italiani che in Calabria e Sicilia sono costretti a subire ogni giorno quello che oggi sta scandalizzando il Paese.

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