“Fatelo quel ponte, vi salverà la vita”: la dichiarazione d’amore di Farinetti alla Sicilia

Su "La Sicilia" è apparso un editoriale firmato proprio da Oscar Farinetti, innamorato della Sicilia, che ha deciso di dedicare una sorte di ode al Ponte sullo Stretto

StrettoWeb

Ode al Ponte sullo Stretto. Oscar Farinetti è piemontese. Di nascita e di origini. O almeno così dovrebbe essere. Perché può darsi che l’imprenditore, come dice lui stesso, abbia qualche lontana origine siciliana visto il legame che sente, quasi immotivatamente, per la Sicilia. Giova ricordare, a beneficio dei pochi che non lo sanno, che Farinetti, oltre ad essere uno scrittore, è anche fondatore della catena Eataly ed ex proprietario della catena di grande distribuzione Unieuro.

Ieri su “La Sicilia” è apparso un editoriale firmato proprio da Farinetti. Lo scrittore parla del “mal di Sicilia” che lo coglie ogni volta che deve lasciare l’isola, e delle potenzialità della regione. A partire dalla costruzione del Ponte sullo Stretto.

“Mi piace tutto della Sicilia”

Mi piace tutto della Sicilia – scrive Farinetti in un passaggio del suo editoriale -. Vado matto per i paesaggi che mi offre, non è mica soltanto un’isola, mi pare un continente. Ad ogni scollinata si aprono ai miei occhi interminati spazi e sovrumani silenzi e profondissima quiete. Ed ognuno di questi scenari è diverso dall’altro. Posso andare al mare, per esempio a Cefalù, a Taormina, a Trapani, posso andare in montagna, sui Nebrodi per esempio, posso farmi un giro tra Ragusa e Siracusa con una capatina a Noto e Marzamemi senza dimenticare Pachino, posso andare a vedermi le colline di grano tra Enna e Agrigento o le distese di agrumeti del Catanese, farmi un giretto a Marsala, prendere un traghetto e vedermi un po’ le isole, girare senza meta tra le vie di Palermo, Catania e Messina e… guardarmi la Calabria di fronte allo Stretto e immaginarmi Scilla e Cariddi meno crudeli di quanto vengano raccontate. Insomma dovunque vada in Sicilia trovo bellezza. E a me la bellezza dà piacere. E il piacere mi dà la forza di affrontare i problemi“.

Dopo un altro excursus sui prodotti siciliani, Oscar Farinetti si chiede come sia “possibile che un pezzo del mondo così pieno di bellezza, così ricco di potenzialità, sia in crisi? Quale futuro ha di fronte a sé la Sicilia? Sentite cosa dice il rapporto Eurostat 2019: «Sicilia, la regione più povera d’Europa, insieme alla Campania. In Sicilia il tasso di povertà ed esclusione sociale è al 51% della popolazione». Oggi, dopo il Covid, non lo so se vada meglio. Dunque possiamo affermare che la Sicilia è oggettivamente in crisi. Perché?“, si chiede lo scrittore.

“La Sicilia ce la farà”

Ma sul futuro dell’Isola Farinetti è positivo. “La Sicilia ce la farà. Il più rimane da fare, per questo il futuro è meraviglioso, forse non esiste altro luogo al mondo per cui valga tanto questo straordinario ragionamento di uno dei miei grandi maestri: Ingvar Kamprad, il fondatore di Ikea. Chiudo ragionando per poche righe su questa storia delle infrastrutture. Provate ad andare a Rimini in un weekend d’estate, ore di coda. Provate ad entrare in Firenze in una qualsiasi giornata dell’anno, è come un ficodindia: dentro buonissima, ma per entrarci…

Sapete qual è la nazione con un tasso turistico internazionale tra i più elevati al mondo – prosegue l’imprenditore -? La Thailandia. Andatevi a vedere che razza di infrastrutture possiede la Thailandia. Ebbene Berlusconi (sapete che in generale non la penso come lui, ma quanto a idee geniali non lo batte nessuno) oltre vent’anni fa rilanciò l’idea del Ponte sullo Stretto. Idea straordinaria secondo me. Ora, io non m’intendo di ingegneria, ma se quelli che dicono che si può fare e che resterebbe in piedi anche dopo un forte terremoto avessero ragione, ebbene fatelo quel ponte. Vi cambierà la vita. Diventerebbe il simbolo non solo della Sicilia ma dell’Italia intera, la vostra Tour Eiffel, il vostro Guggenheim (mi riferisco a Bilbao)”.

Il ponte sullo Stretto e il turismo

Vi raddoppierà il flusso turistico, anche solo per la pubblicità (gratis) indotta. E sarà un’emozione, per tutti coloro che attraverseranno quella meraviglia della tecnologia, passare da tanta modernità a una terra antica, vera, piena di bellezza e imperfezioni, com’è la vostra straordinaria isola. Ma non permettete che diventi oggetto di propaganda della politica romana, magari sbandierato proprio da chi ha, da sempre, avuto un’idea di voi, diciamo non altissima e, fino a poco tempo fa, dichiarava pure a chiare lettere cosa pensa dei meridionali. Appropriatevi di quel fantastico progetto e fatevelo il vostro ponte, naturalmente coordinandovi con il Governo nazionale. E gioverà non poco anche alla Calabria. E che sia il ponte più bello del mondo!“, conclude Oscar Farinetti.

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