Dalla guerra ai ghiacci che si sciolgono: braccio di ferro nell’Artico tra USA e Russia

La Russia ha avviato manovre militari su larga scala nell'Artico, con l'impiego di 1.800 militari, navi, aerei ed elicotteri da guerra

StrettoWeb

Non solo la Russia ha deciso di non concedere tregua all’Ucraina in occasione della Pasqua ortodossa, ma ha voluto intavolare un altro braccio di ferro con gli USA. Il paese governato da Vladimir Putin ha avviato manovre militari su larga scala nell’Artico, con l’impiego di 1.800 militari, oltre una decina di navi e 40 tra aerei ed elicotteri.

Le esercitazioni, secondo quanto riferito dalla Flotta del Nord della marina, si concentreranno sulla “sicurezza della marina mercantile russa e delle rotte marittime, con il passaggio a nordest” e dureranno alcuni giorni. Lo scioglimento dei ghiacciai sta aprendo nuovo rotte nell’Artico, creando nuova competizione fra gli Stati che hanno sovranità sulla zona, anche per il controllo delle risorse.

Grazie al cambiamento climatico, dunque, l’artico diventa nuovo terreno di scontro e si pone al centro delle mire della grandi potenze mondiali. Complici le sue nuove rotte commerciali navigabili più veloci e sicure, come la Northern sea route, la ricchezza di materie prime e le terre rare. E non è solo obiettivo delle strategie geopolitiche di Stati Uniti e Russia, ma anche della Cina.

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