La Russa, il 25 aprile e l’ira di PCL Reggio Calabria: “il fascio perde il pelo ma non il vizio, recidivo”

Il Partito Comunista dei Lavoratori attacca La Russa per le parole sul 25 aprile: "tutti in piazza!"

StrettoWeb

“Le ripugnanti affermazioni di Ignazio La Russa sui ‘misfatti della Resistenza’ e sulla strage delle Fosse Ardeatine sono l’ultima ricaduta dell’amnistia Togliatti che favorì la continuità di tratti non secondari del fascismo nella Repubblica Italiana. Oggi una fetida marea nera riversa la melma della reazione in larga parte del mondo. In Italia un governo reazionario impestato di post fascisti e populisti si regge sul consenso di milioni di nuovi figli della lupa”. Comincia così la nota del Partito Comunista dei Lavoratori di Reggio Calabria sulle parole di Ignazio La Russa relativamente al 25 aprile.

“La storia d’Italia – si legge ancora – ha visto per decenni protagonisti neo fascisti, stragisti, piduisti riciclati, mafiosi; oggi un coro a più voci fonda un coacervo di razzisti, omofobi, sessisti. Risuona sui lidi italiani il dolore e lo strazio per le stragi di decine di migliaia di migranti costretti a fuggire disperatamente da paesi resi invivibili dall’ordine criminale imposto dall’imperialismo a tutto il mondo. Poco più in là guerre e massacri come quelli perpetrati ai danni del popolo ucraino, palestinese, curdo, siriano, afghano, nigeriano, e a tutti quei popoli del cosiddetto Terzo Mondo affamati dalle rapine, truffe ed oppressioni economiche del Capitale”.

“Il mondo è dunque in mano a una banda criminale di cacciatori di profitto, di mercanti di armi, di carnefici di uomini e di donne e di distruttori dell’ambiente (tra i quali tutti coloro che blaterano di ponti sullo stretto, centrali nucleari, di grandi opere pubbliche devastanti). Questo 25 aprile nessuno resti a casa! Scende in piazza un grande fronte di lotta per spazzare via un mondo vecchio e orribile. Pertanto L’antifascismo per noi è anticapitalismo! Chiamiamo ad una battaglia unitaria anticapitalista tutti i soggetti sociali, che si richiamano a questi valori. Andare oltre la semplice e utile difesa delle libertà democratiche! Questa unità deve avere continuità e non essere un fatto rituale. Licenziare La Russa non basta“, continua il PCL.

“Quindi occorre costruire una prospettiva complessiva con un impegno di lunga durata. Il PCL chiama allora tutti i compagni e le compagne e le varie organizzazioni della sinistra reale, politica, sindacale, di movimento a un momento di discussione e di confronto per vincere paura e rassegnazione. In Italia, in Europa, nel Mondo, solo la rivoluzione proletaria può spazzare la lordura del passato e sostituirla con un ordine nuovo socialista”, si chiude la nota.

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