Madonna Trevignano, il marito della santona: “attacco del demonio, noi aggrediti dai fedeli”

Parla Gianni Cardia, il marito di Gisella, la santona della Madonna di Trevignano Romano: l'uomo dà la colpa al demonio e racconta di alcune aggressioni subite

StrettoWeb

È in corso un attacco del demonio contro di noi“. Non ha dubbi Gianni Cardia, marito di Gisella, alias Maria Giuseppe Scarpulla, nota come la veggente della Madonna di Trevignano Romano. La statuetta della Vergine piangerebbe lacrime di sangue, intorno a essa si è sviluppato un forte seguito di fedeli dopo il verificarsi di presunti miracoli come la moltiplicazione di gnocchi e pizza. Moltiplicatesi anche le donazioni: 19.000 euro nel 2020 e 25.000 nel 2021.

Come spesso accade in questi casi, dalla fede si è passati al rischio di truffa: le lacrime sarebbero sangue di maiale, secondo un esposto presentato dall’investigatore privato Andrea Cacciotti alla procura di Civitavecchia.  Richiesto alla Guardia di Finanza di Colleferro il blocco dei conti correnti della Onlus della Santona che, intanto, si è dileguata. Il marito della donna si sfoga su “La Repubblica” dichiarando: “abbiamo subito aggressioni fisiche da persone che credevano nella Madonnina“.

Secondo Cardia: “è stata creata una situazione di odio e di incitamento all’odio attraverso la diffusione di menzogne. Siamo stati aggrediti e io sto facendo denunce su denunce. Ce ne siamo andati per tutelarci. Non siamo scappati“.

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