Matteo Messina Denaro ad un festino con forze dell’ordine: cosa c’è di vero?

Massimo Giletti, nonostante le minacce ricevute, torna a parlare di Matteo Messina Denaro con uno scoop che ha però dei lati oscuri

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Non si fermano le inchieste di Non è l’Arena, programma condotto da Massimo Giletti, sulla latitanza di Matteo Messina Denaro. In particolare, ci si chiede chi abbia appoggiato il boss e a quali livelli. Nella puntata di questa sera un testimone anonimo ha fatto affermazioni gravi: avrebbe visto Messina Denaro ad un festino a Carini, nel palermitano, in compagni con diversi professionisti e appartenenti alle forze dell’ordine. “Non lo avevo riconosciuto – spiega l’uomo – Ho capito solo quando l’ho visto in televisione. Eppure sembrava persona perbene, ho notato l’orologio importante“. “Non puoi stare allo stesso tavolo di uno che deve far rispettare la legge“, considera il testimone anonimo. “E lui quella sera mi ha fatto capire che noi non ci eravamo mai visti, che non ci siamo mai incontrati“, ha sottolineato l’uomo.

Dopo l’intervista, però, Massimo Giletti precisa che il fatto raccontato è stato verificato dalla redazione e non vi sono prove. Non è dunque un racconto attendibile.

Presente in studio anche il sindaco di Campobello di Mazara, Giuseppe Castiglione. “Non è giusto generalizzare le accuse a tutta la città. Voglio ricondurre la questione della latitanza e delle complicità a quei soggetti che vengono individuati dalle indagini“, ha dichiarato Castiglione in merito alla latitanza di Matteo Messina Denaro. “Campobello non è solo Messina Denaro, è una città fatta di cittadini onesti“, prosegue il sindaco, che in merito all’esistenza di due logge massoniche a Campobello di Mazara, spiega: “Entrambe contano complessivamente una quarantina di iscritti”. E alla domanda se sia massone, risponde: “No“.

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