Migranti: 21 ‘bare galleggianti’ in poche ore, Lampedusa piomba nell’emergenza

Lampedusa, nelle ultime 36 ore, è ripiombata nello stato di emergenza, dopo l'ingente numero di sbarchi di migranti che si sono verificati nel fine settimana

StrettoWeb

Sono 640, che erano divisi su 17 imbarcazioni, i migranti sbarcati ieri a Lampedusa. L’isola siciliana si è ritrovata di nuovo in piena emergenza. E altri 179 sono stati soccorsi dopo la mezzanotte, mentre viaggiavano su quattro carrette. In totale 21 sbarchi con 819 persone nel giro di 24 ore. Le motovedette di Capitaneria di porto e Guardia di finanza faticano a raccogliere tutti gli Sos e soccorrere i tanti barchini che vengono segnalati in area Sar o nelle acque antistanti l’isola.

L’ingente numero di sbarchi, iniziati nella tarda mattinata di ieri, si sta verificando dopo quattro giorni di stop dovuti alle cattive condizioni del mare. Tutti i migranti arrivati in Sicilia sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola. Qui, all’alba, c’erano 1.094 ospiti, a fronte dei poco meno 400 posti disponibili. Ieri mattina, nella struttura di primissima accoglienza, erano presenti 315 persone.

Sui 21 barchini, salpati da Sfax in Tunisia tranne uno partito da Chebba, c’erano gruppi da 35 a 47 migranti provenienti da Costa d’Avorio, Gambia, Ghana, Guinea, Mali, Senegal, Sierra Leone, Nigeria, Burkina Faso, ma anche dal Sudan.

Negli ultimi giorni ci sarebbero tra le 10mila e le 20mila persone in fuga dal conflitto nella regione sudanese del Darfur per cercare rifugio nel vicino Ciad“, spiega l’alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati secondo cui ci sono “milioni di persone sono in fuga nella regione” del Sudan.

Nei gruppi giunti nelle ultime ore a Lampedusa, anche tante donne e bambini su natanti in metallo di 6 o 7 metri. Si tratta di quelli ritenuti, dalla Procura di Agrigento, “bare galleggianti” perché si ribaltano immediatamente a causa della scarsa tenuta del mare.

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