Il Ponte sullo Stretto di Messina si farà. Il governo Meloni è ottimista sulla realizzazione dell’infrastruttura, tanto che il decreto legge sta per arrivare alla Camera dei Deputati, come ha comunicato il presidente di turno Sergio Costa all’assemblea in Montecitorio. Il decreto legge “disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra Calabria e Sicilia” snocciola molti punti a favore, nonostante le critiche ricevute da chi, non convinto, storce il naso sulla sua “fattibilità”, impedendo il corretto scorrere dell’iter parlamentare. Si accende quindi il dibattito sul progetto infrastrutturale del Ponte che, secondo alcuni, sembrerebbe sbagliato: si dovrebbe quindi operare su un ponte a tre campate, come sostenuto dagli architetti negli anni Duemila, piuttosto che su un’unica campata, come deciso dal Governo.
L’esecuzione del progetto però è stata ampiamente analizzata nei particolari da esperti del campo e, parrebbe, che la soluzione del ponte a campata unica sia infinitamente migliore rispetto a quello a tre campate. La realizzazione di più tunnel, secondo i professionisti in materia che hanno contribuito alla messa a punto del disegno di lavoro, sembrerebbe ancora più difficile e con un dispendio economico e manifatturiero superiore. Il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini è ormai convinto che la strada imboccata sia quella giusta e definitiva. Non si può più tornare indietro quindi, soprattutto dopo il nullaosta rilasciato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il quale, in un certo senso, ha dato la sua “benedizione” affinché il Ponte sullo Stretto diventi realtà.
Il Ponte strallato sarà quindi oggetto di dibattito nei mesi avvenire per diversi aspetti: in primis, ci saranno sì delle modifiche ma, come Webuild ha comunicato a più riprese, saranno minime e non andranno ad ostacolare la realizzazione della più attesa infrastruttura del Meridione. Seguiranno poi delle accortezze “economiche” (se così possiamo definirle) per far sì che il budget rientri nella cifra totale complessiva di 10 miliardi, come disposto finora. Seguendo l’iter nei tempi prestabiliti, il via ufficiale verrà dato nel luglio del 2024 e si partirà con la realizzazione effettiva dellopera.
Sarà quindi il ponte strallato più lungo del mondo, perché sorretto da cavi detti stralli, a loro volta impilati a torri di sostegno. La viabilità sarà invece a tre corsie per senso di marcia, con un sistema ferroviario nuovo di zecca che viaggerà su doppi binari, con un occhio verso l’eco-sostenibilità. Il Senatore Nino Germanà, insieme agli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, hanno dichiarato in occasione dell’assemblea di ‘Comitato Ponte e Libertà’, che il Ponte sullo Stretto sarà il ponte della gente: “molte persone oggi, per spostarsi da e per la Sicilia viaggiano di notte in pullman perché le alternative comportano costi allucinanti e fuori dagli standard. I siciliani meritano trattamenti equiparati a tutti i cittadini del nostro Paese”.