In un apposito articolo, abbiamo celebrato la riapertura, presso il Parco Aldo Moro a Messina, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che in città ha sempre mantenuto i macchinari di rilevazione dell’attività sismica nello Stretto.
Grazie al PNRR e grazie agli studi per il Ponte sullo Stretto, per cui erano stati installati ben 166 rilevatori piezometrici ed inclinometri a 40 metri di profondità per il monitoraggio sismico ma anche per frane e falde, gli strumenti saranno riutilizzati ed il centro riaperto. Da rimarcare che il Comune di Messina ha attivato i fondi per la ristrutturazione dell’edificio per 3,5 milioni.
Cosa sono i rilevatori piezometrici e gli inclinometri?
Sono delle sonde posizionate a 40 metri di profondità per il monitoraggio sismico ma anche per monitorare le frane e le falde. Tutto il sistema è alimentato a batteria che trasmette di continuo dati satellitari. Nelle foto a corredo dell’articolo di Vincenzo Pistone fatte tra il 2010 e il 2011 si può vedere la sonda numero 116 quando era attiva. E’ stata disattivata quando si è tentato di cancellare il progetto.