Ponte sullo Stretto, prof. Siviero: “è bellezza, è un sogno reale, ma noi siamo italioti”

Il prof. Enzo Siviero, ingegnere, architetto e docente, ha parlato oggi di Ponte sullo Stretto e in particolare delle opportunità e della fattibilità dell'opera

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Si è svolto in due giornate il congresso “Economie e infrastrutture” organizzato dalla Scuola di Formazione Politica della Lega. L’evento è giunto ormai alla sua ottava edizione. Tra i relatori, oggi, il prof. Enzo Siviero, rettore dell’Università eCampus, con un intervento dedicato al tema “Ponte sullo Stretto: ragioni di opportunità e fattibilità dell’opera“.

Ho insegnato ponti agli architetti per vent’anni – esordisce Siviero – e mi definisco ‘l’uomo ponte’“. Siviero punta soprattutto sulla bellezza del Ponte sullo Stretto, quella bellezza che “salverà il mondo, ma noi in Italia ci comportiamo da italioti invece che da italiani”. Il docente, che ha ricevuto una laurea honoris causa in architettura proprio per la sua esperienza nella progettazione di ponti, fa leva sul concetto di bellezza. “Noi italiani siamo depositari della bellezza, ma gli unici che non se ne accorgono siamo noi. Io vorrei che il Ponte sullo Stretto diventasse un sogno reale, che si inquadra in una dimensione internazionale di altissimo livello. Ovvero un trampolino di lancio per il futuro dei nostri giovani, per le prossime generazioni“.

Mio nonno negli anni ’20 ha costruito strade in Calabria e non era né laureato né diplomato, ma era uomo di cantiere“, chiosa l’esperto che invita a sognare. Esattamente come suo nonno, e molti con lui, fecero negli anni ’20.

Il Ponte sullo Stretto e i ponti nel mondo

Il prof Siviero illustra poi diversi esempi di altri ponti, del Mediterraneo innanzitutto. “Fanno parte della natura e della vocazione stessa del Mediterraneo“, precisa l’esperto. Ma perché nel resto dei paesi si fanno ponti e in Italia per un solo ponte si discute da decenni? Purtroppo, rivela il docente, “in Italia non conta quello che dici, ma conta chi lo dice. Per fare i ponti architettonicamente elevati ci vuole cuore e passione“. E il cuore e la passione, nel progettare il Ponte sullo Stretto, sono stati impiegati da sempre.

“Messina Type”

Uno dei ponti di Hong Kong presenta la sezione di impalcato che si chiama “Messina type“. Si ispira dunque a quella del progetto del Ponte sullo Stretto. E sono decine i ponti, soprattutto sospesi e a grande luce, ispirati all’impalcato “Messina Type”, formato da cassoni dal profilo alare.

E poi, un riferimento al ponte Beipanjiang, ovvero il ponte sospeso più alto al mondo. Si trova in Cina, sul canion del fiume Nizhu nel sud del Paese, ed è alto 565 metri. La sua costruzione è stata completata nel 2016. Un forte terremoto, dovuto alla sismicità tipica della zona, ne aveva spostato delle parti, ma è stato sufficiente qualche accorgimento affinché l’infrastruttura tornasse in sicurezza.

Il Ponte sullo Stretto è l’occasione per riqualificare i luoghi – sottolinea Siviero – e diventa elemento di trascinamento come storicamente è dimostrato. Sono le grandi opere che trascinano le piccole opere”. E questo in barba ai benaltristi, “che da quarant’anni dicono che ‘prima bisogna fare le strade“, conclude colui che, in Italia e nel mondo, è tra i massimi esperti di ponti.

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