Grazia Antonuccio, medico con un futuro tutto da scrivere ma che, un presente “crudele” ha distrutto ponendogli davanti una realtà che una ragazza di 29 anni non avrebbe mai voluto: la leucemia. Una visita di controllo per alcuni lievi malori e, la sentenza si abbatte come un tornado nella vita di Grazia e della sua famiglia: una rara forma di leucemia, la vita si spegna lasciando tanti interrogativi, tanti perché ai quali, nessuno è riuscito a dare una risposta. I suoi genitori hanno deciso di far conoscere la storia di Grazia per cercare di aiutare altre famiglie che si trovano nelle stesse situazioni in cui si è venuta a trovare la famiglia Antonuccio. La signora Franca mamma di Grazia, “ha parlato dell’evento di giorno 21 aprile “Aspettando il Paradiso (dedicato a una stella)”, che si terrà alle ore 20,30 al Palacultura come “uno spettacolo gioioso scritto per ricordare “una stella” ma soprattutto, per parlare in “allegra” di una malattia distruttiva qual è la leucemia”.
Paolo Sindona, Vice Presidente dell’Associazione A.B.A.L. (pro bambini e adulti Leucemici E.T.S.) ha parlato “della loro presenza esclusivamente nella città e nella provincia di Messina per fornire assistenza e solidarietà alle persone affette da questa malattia”. Diversi i progetti realizzati tra i quali “un Day Hospital per l’assistenza chemioterapica ai bambini con diagnosi iniziale di leucemia, nel 2012, l’inaugurazione di una camera sterile”. Ancora, Sindona ha parlato del progetto “Ramam” del 2008 che “ha previsto l’acquisto di attrezzature criogenetiche necessarie per realizzare il primo centro di trapianto di cellule staminali senza costringere le persone affette da leucemia di spostarsi da Messina”. Adesso, grazie alla Fondazione Bonino Pulejo che ha messo a disposizione una borsa di studio da 25 mila euro e, soprattutto all’università di Messina nella persona del Rettore Salvatore Cuzzocrea, che ha stanziato 150 mila euro per realizzare una camera sterile necessaria per effettuare trapianti autologi di cellule staminali dopo aver effettuato un ciclo di radioterapia e di chemioterapia, “Messina potrà contare su un centro di alto profilo scientifico”.
Massimo Pulitanò, presidente del gruppo teatrale “I Fikissimi”, composto quasi esclusivamente da medici, ha detto che “la partecipazione a questo evento vuole sostenere la possibilità che, anche a Messina si possa concretizzare qualcosa di importante per i malati di leucemia”. Hanno aderito anche diverse scuole di danza con la responsabile Giusy D’Agostino e, facendo festa insieme, prossimo sperare di “conquistare il paradiso”.