Reggio Calabria, dibattito sul libro “Liberi di scegliere” scritto da Roberto Di Bella

Il convegno è stato promosso dall'Associazione Culturale reggina "B.S. Bene sociale", presieduta dalla dottoressa Bruna Siviglia nell'ambito del progetto "Giustizia e umanità - Liberi di Scegliere"

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Si è tenuto venerdì 14 aprile l’evento avente ad oggetto il dibattito sul libroLiberi di scegliere. La battaglia di un Giudice minorile per liberare i minori dalla ‘ndrangheta” scritto dal Presidente del Tribunale per i minorenni di Catania Roberto Di Bella e dalla scrittrice Monica Zapelli. Il convegno, al quale hanno partecipato gli studenti del Liceo scientifico “Luigi Siciliani” di Catanzaro diretto dalla Dirigente scolastica Filomena Rita Folino, e gli studenti dell’Istituto scolastico “Maddalena di Canossa” di Monza guidato dalla Preside Nicoletta Fantin, è stato promosso dall’Associazione Culturale reggina “B.S. Bene sociale”, presieduta dalla dottoressa Bruna Siviglia nell’ambito del progetto “Giustizia e umanità – Liberi di Scegliere”.

Quest’ultimo avviato e portato avanti nelle scuole di tutta Italia da diversi anni e che prevede un concorso annuale per gli studenti che prendono parte al progetto con una cerimonia finale di consegna delle borse di studio intitolate alle vittime innocenti di mafia. Al via all’evento con l’introduzione della Presidente di “B.S. bene sociale” Bruna Siviglia – che ha altresì moderato il dibattito – nell’ambito della quale ha descritto l’intensa attività finalizzata alla promozione della cultura della legalità insieme al Dottore Roberto Di Bella e che non ha avuto battute d’arresto neanche nel periodo pandemico con il grande merito di creare gemellaggi tra scuole di Nord e Sud, unite nel confronto e nella condivisione di valori e temi importanti come la legalità e la giustizia.

La dott.ssa Siviglia ha esaltato lo straordinario lavoro del Dottore Di Bella, per 25 anni Presidente del Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria, le cui coraggiose e lungimiranti intuizioni hanno reso il predetto Tribunale un posto di frontiera, mediante l’adozione di un protocollo totalmente innovativo nell’ambito giudiziario, in quanto prevede l’allontanamento dei minori appartenenti a famiglie di ‘ndrangheta con contestuale reinserimento abitativo, sociale e lavorativo fuori dalla Regione.

È intervenuta la Preside Nicoletta Fantin sottolineando come l’educazione alla legalità è uno tra gli obiettivi più importanti che la scuola ha in quanto Istituzione, in linea con questa priorità gli insegnanti hanno il compito di formare cittadini capaci di rispetto, senso civico e responsabilità, a partire dalla scuola primaria. La Prof.ssa Miriam Saccà ha illustrato le tappe del lavoro che i giovani studenti hanno compiuto a fronte della visione della fiction “Liberi di scegliere” prodotta da Rai fiction e trasmessa su RaiUno, raccontando il forte impatto che gli stessi hanno avuto nell’ attività di riflessione e approfondimento delle delicate storie dei minori protagonisti e le emozioni che hanno manifestato.

Dal liceo scientifico Siciliani è intervenuta la Prof.ssa Carmen Zito, che ha portato i saluti istituzionali della Dirigente scolastica Prof.ssa Filomena Rita Folino, soffermandosi in particolare sull’importanza che lo studio e la cultura hanno contro il dilagare della criminalità organizzata. La scuola favorisce, attraverso la conoscenza, l’acquisizione degli strumenti critici che consentono ai ragazzi di rifiutare qualsiasi condizionamento e comportamento illecito che si nutre di prevaricazione, ricatto o scorciatoie.

La prof.ssa Giulia Anna Pucci, che ha portato altresì i saluti dell’avvocato Simone Rizzuto Vice presidente e Coordinatore de “La voce della legalità”, ha posto in luce l’impegno durante la fase preparatoria all’evento degli studenti della classe I H, nello studio analitico delle importanti tematiche oggetto del libro, compresi gli aspetti giuridici del protocollo Liberi di scegliere oramai adottato a livello nazionale da parte dei Tribunali per i minorenni, esortando gli stessi ad essere sempre consapevoli che nascere, crescere e studiare in un ambiente familiare sereno e protetto non costituiscono realtà scontate ma per alcuni coetanei rappresentano innegabilmente un diritto da conquistare con grande forza di volontà nonché sacrificio emotivo e psicologico.

La prof.ssa Maria Minervini, referente alla legalità del liceo Siciliani, ha messo in risalto le iniziative sistematicamente promosse dall’Istituto nell’ottica dell’educazione alla legalità ed ai valori costituzionali e della valorizzazione dei diritti umani. Il cuore dell’incontro è stato l’interessante e articolato dibattito tra gli studenti e il Presidente Roberto Di Bella. I giovanissimi studenti dell’Istituto Maddalena di Canossa hanno incentrato le loro domande sulla fiction, dimostrando soprattutto di aver affrontato le tematiche del libro con curiosità e maturità. Gli studenti del Liceo scientifico si sono distinti per interventi e domande dall’indubbia qualità critica, denotando interesse e acutezza di pensiero sui temi giuridici e socio-culturali di stringente attualità emersi durante la lettura del libro.

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