Rifiuti, Interdonato: “Messina terza città in Italia per il servizio di raccolta porta a porta”

Interdonato: "Messina terza città in Italia per il servizio di raccolta porta a porta integrato. Prima in Sicilia per il riclico di apparecchiature elettriche ed elettroniche"

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Le parole del Presidente di Messina Servizi Bene Comune
StrettoWeb

Circa un mese fa, il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, operante presso la Prefettura di Messina, ha esaminato, con attenzione, il degrado urbano del territorio della città di Messina che crea non poche preoccupazione anche in ordine alla sicurezza dei luoghi dove, cittadini incoscienti, conferiscano rifiuti di qualsiasi genere. Nonostante la presenza di telecamere di videosorveglianza, una quantità enorme di rifiuti viene giornalmente conferito soprattutto lungo i tornanti che portano ai colli San Rizzo. Probabilmente occorrerebbe potenziare l’attività di prevenzione predisponendo un apposito video e sglogan da diffondere attraverso gli organi di stampa in modo da destare l’attenzione dei cittadini, verso una tematica che riguarda la salvaguardia di un patrimonio che appartiene alla collettività e non a singoli individui o al solo Ente Pubblico. La natura è un bene prezioso da preservare e conservare nella maniera più idonea; i notevoli cambiamenti climatici, dovuti soprattutto alla negligenza degli uomini, hanno modificato l’ecosistema, distrutto il sottosuolo ed avvelenato molte falde acquifere con la conseguenza che, l’emergenza acqua, si sta proponendo con insistenza.

Mariagrazia Interdonato, Presidente di Messina Servizi Bene Comune, “da merito alla polizia metropolitana ed alla polizia municipale per la costante attività di controllo del territorio”. Il problema dice la Interdonato, “è l’atteggiamento culturale di chi ritiene di doversi liberare di tutto ciò che non gli serve rivolgendosi a ditte che, nonostante iscritte alla Camera di Commercio, incoscientemente, per risparmiare qualche euro, non conferiscano nelle discariche autorizzate ma gettano i rifiuti in luoghi di interesse pubblico come, per esempio, nei tornanti dei Colli San Rizzo”.Anche di notte- prosegue- la polizia metropolitana e municipale, pattugliano la città verificando tutti coloro che trasportano materiale “sospetto” per prevenirne le intenzioni e, cercando di capire che fine faranno quei rifiuti”.

Probabilmente un controllo a monte potrebbe agevolare il lavoro delle forze dell’ordine; per effettuare lavori di ristrutturazione occorre richiedere l’autorizzazione agli uffici competenti. Sarebbe sufficiente intercettare la ditta che eseguirà questi lavori per rendersi conto dove ha conferito il materiale di risulta. Un aspetto certamente gratificante per la città di Messina riguarda la raccolta di apparecchiature elettroniche non più utilizzabili. Il Centro di coordinamento Raee (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) ha assegnato a Messina il primo posto in Sicilia per la raccolta di questo tipo rifiuti. La Interdonato manifesta la sua soddisfazione per questo primato in quanto, “il recupero di certi materiale ed il loro riciclo evita che elementi nocivi possano finire in discarica accentuando l’inquinamento ambientale”.”Una medaglia- prosegue – che va sia alla Messina Servizi che ai cittadini messinesi dimostratisi virtuosi almeno in questo specifico ambito”. Vista la mole di servizio che la partecipata svolge- il Presidente Interdonato comunica che “l’obiettivo è quello di continuare a crescere e quindi, anche la pianta organica va rimodulata in base alle nuove esigenze per cui, si dovrà pensare ad assumere nuovo personale e, valutare tutto ciò che si può mettere in campo per portare maggiori risultati alla città”.

Interdonato, con un pizzico d’orgoglio, dichiara che “Messina è vista anche in ambito nazionale, come un modello da seguire, una città che ha dato una svolta in un settore molto delicato”.Messina – conclude- è la terza città in Italia a svolgere un servizio porta a porta integrato e, in meno di trenta mesi ha raggiunto quasi il 55% di raccolta differenziata cosa che altre città, hanno fatto in almeno quindici anni”.  Le partecipate alla fine, stanno dimostrando di essere un buon braccio operativo dell’amministrazione, la città sta cambiando ed è anche merito di un sistema integrato che lavora in sinergia con l’amministrazione.

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