Rottura tra Calenda e Renzi: profetizzavano la caduta del Governo Meloni, invece si sono sciolti loro

Una fonte autorevole di Italia Viva: "Calenda e Renzi alla fine non riescono a stare insieme e secondo me si spacca tutto"

StrettoWeb

“Parliamo di una destra che non sarà capace di governare e che, secondo me, dura 4 o al massimo 6 mesi”. E’ quanto affermava Carlo Calenda qualche giorno dopo le elezioni politiche che ha visto vincente il Centro/Destra. Alla fine, 7 mesi dopo, non è l’esecutivo a sfasciarsi ma bensì il Terzo Polo del “profetico” ex attore di Pinocchio e dell’ex premier Renzi.

“Mi sembra che nessuno voglia fare più niente. Calenda e Renzi alla fine non riescono a stare insieme e secondo me si spacca tutto”. A dirlo a LaPresse è una fonte autorevole di Italia Viva che commenta quanto sta succedendo all’interno. “La vera ragione per cui Carlo è impazzito è che ha capito che qualcuno di noi vuole candidarsi contro di lui“, attaccano i renziani, che continuano a fare il nome di Luigi Marattin quale possibile avversario dell’ex europarlamentare. Inoltre, fonti accreditate rimarcano: “Azione potrebbe perdere pezzi: Carfagna potrebbe lasciare e tornare in Forza Italia”.

Fonti di Azione si scagliano contro l’ex premier: “il nodo è che Renzi, tornato a fare il segretario di Italia Viva, non vuole scioglierla e non vuole destinare il 2×1000 al nuovo partito. Il ragazzo sui soldi non scherza”. I renziani ribattono: “sono sciocchezze”. Di certo non ha aiutato la scelta di Renzi di assumere la direzione de “Il Riformista”. “I due si devono vedere. Seppellire l’ascia di guerra o, più verosimilmente, prendere atto che è finita”, è la sintesi di chi segue le trattative.

Intanto sui social Calenda scrive: “per quanto concerne Azione la prospettiva di un partito dei liberal-democratici aperto e inclusivo resta l’unica utile al paese. Va perseguita seriamente e rapidamente con i soggetti realmente interessati. Polemiche da cortile non ci interessano e non vi prenderemo parte”. “È urgente costruire un partito di centro che ricomponga le idee riformiste, liberali e popolari. Di questo sono in coscienza convinta e su questo continuo a lavorare”, la controreplica di Elena Bonetti, vicepresidente della Federazione Azione-Italia Viva. “Leggo polemiche dentro il Terzo Polo. Mi dispiace. Abbiamo scelto di fare un partito unico e abbiamo già definito le date. Noi non cambiamo idea e lavoriamo in questa direzione”, evidenza Maria Elena Boschi.

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