“Sardegna nel mirino di Putin, sarà uno dei primi obiettivi da colpire”

La Sardegna potrebbe entrare ben presto nel mirino di Putin. Un pericolo, se la guerra dovesse dilagare e uscire dai confini dell'Ucraina

StrettoWeb

In caso di allargamento del conflitto in Ucraina e di coinvolgimento più diretto dell’Italia, i primi obiettivi da colpire sono quelli nei quali è concentrata la maggiore capacità militare del nemico. E chi più della Sardegna, con il suo 60% delle servitù militari, può essere un obiettivo da colpire precocemente?“.

E’ quanto dichiarato dall’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) della Sardegna. L’associazione ha diramato una nota ieri, alla vigilia del 25 aprile. Il presidente regionale Antonello Murgia, è critico verso l’invio di armi in Ucraina. “Come previsto, non ha fatto finire rapidamente la guerra, ma ne ha aggravato il bilancio e l’ha prolungata“, si legge nella nota.

Nel comunicato parla anche di “tre grandi basi Nato” in Sardegna, che in realtà “non sono della Nato“. Anpi punta anche il dito contro la “neoistituita base per l’addestramento avanzato di piloti da combattimento di mezzo mondo”. Secondo l’Associazione Nazionale Partigiani tutto questo potrebbe portare la Sardegna ad entrare ben presto nel mirino di Putin. Un pericolo, se la guerra dovesse dilagare e uscire dai confini dell’Ucraina.

Condividi