Serie B, il Parma rischia una penalizzazione: i motivi

Sicuramente, almeno per ora, a livello nazionale non si percepisce la stessa "fretta" che ha accompagnato e accompagna il racconto delle vicende della Reggina

StrettoWeb

La mattinata odierna si apre con una notizia riguardante la Serie B e una possibile squadra penalizzata, ma non la Reggina. Si tratta, infatti, del Parma, e a lanciare la news è TuttoSport. Sicuramente, almeno per il momento, a livello nazionale non si percepisce la stessa “fretta” – nel riportare la notizia – che ha accompagnato e accompagna il racconto delle vicende amaranto. La smania di aggiornamenti, i titoloni, al momento non valgono per la società ducale.

Va ribadito, tuttavia, quantomeno secondo quanto riporta il quotidiano torinese, che la situazione è diversa da quella della Reggina, pur essendoci sempre di mezzo pagamenti di scadenze Irpef. Il Parma non ha attuato alcuna ristrutturazione del debito, non ha alcun divieto del Tribunale, ma ha semplicemente pagato in ritardo. Per una svista, per una distrazione, insomma, in buona fede. Il Parma, si legge,  rischia di essere punito “con almeno un punto di penalizzazione per non aver pagato entro i termini previsti dalle norme federali le ritenute Irpef relative alla mensilità di febbraio 2023″.

La segnalazione proviene dalla Covisoc ed è giunta lunedì sulle scrivanie della Procura Federale, dopo che la Commissione che vigila sui bilanci calcistici “nella riunione del 31 marzo 2023 – si legge nelle carte inviate al procuratore Giuseppe Chinè – ha riscontrato all’esito delle verifiche effettuate dall’Ufficio federale preposto al supporto delle attività degli organi di controllo che la Parma Calcio 1913 Srl non ha provveduto, entro il termine del 16 marzo 2023, al versamento delle ritenute Irpef relative alla mensilità di febbraio 2023, come previsto dall’art. 85, lett. B), par. VII delle NOIF”.

Stando a quanto riferisce il Parma, si legge ancora su TuttoSport, “si tratterebbe di un errore amministrativo commesso in buona fede. La società di Krause ha effettivamente versato le ritenute relative a febbraio (per un importo complessivo di 887.770 euro) ma lo ha fatto il 30 marzo, con due settimane di ritardo rispetto alla scadenza prevista dalle norme federali per il 16 marzo. I precedenti pagamenti degli stipendi ai tesserati, delle tasse e delle ritenute Inps erano stati tutti saldati regolarmente, come rilevato dalla Covisoc”.

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