Con la fine del processo sulla Trattativa Stato-Mafia, la giustizia malata è stata sconfitta. Ma ci sono voluti anni di gogna mediatica. Confermata dai giudici di Cassazione l’assoluzione, per i tre ex investigatori del Ros, Mori, Subranni e De Donno. Annullata dunque la sentenza di appello senza rinvio con la formula per non avere commesso il fatto nel procedimento sulla presunta trattativa stato-Mafia.
Buone notizie anche per l’ex senatore di Forza Italia, Marcello Dell’Utri. Definitivamente assolto dalla Corte di Cassazione nell’ambito del processo sulla presunta trattativa ‘Stato-mafia’. Dell’Utri si era visto assolvere per gli stessi fatti anche dalla Corte d’Appello di Palermo. La sesta sezione penale intorno alle 17:30 nell’aula Giallombardo ha letto il dispositivo della sentenza.
Trattativa Stato-Mafia, Mori: “sono sempre stato convinto della mia innocenza”
“Sono parzialmente soddisfatto considerando che per 20 anni mi hanno tenuto sotto processo. Ero convinto di non avere fatto nulla, il mio mestiere lo conosco, so che se avessi sbagliato me ne sarei accorto“. Lo afferma il generale ex Ros, Mario Mori commentando la decisione della Cassazione.
De Donno: “ho sempre servito lo stato e combattuto Cosa Nostra”
“Ho sempre servito lo Stato e combattuto la mafia“. Lo dice all’Adnkronos l’ufficiale dei carabinieri del Ros Giuseppe De Donno. E’ stato assolto in Cassazione con i generali Mario Mori e Antonio Subranni ”per non aver commesso il fatto’‘.
Prescritta l’accusa per Bagarella nel processo sulla Trattativa Stato-Mafia
I giudici della sesta sezione della Cassazione hanno dichiarato la prescrizione per il boss di Cosa Nostra, Leoluca Bagarella. Era stato condannato dai giudici di Appello di Palermo a 27 anni. Prescrizione anche per il medico Antonino Cinà, ritenuto vicino a Totò Riina. A quest’ultimo, in secondo grado, furono inflitti 12 anni di reclusione nell’ambito del procedimento sulla presunta trattativa stato-Mafia. I giudici hanno riqualificato i reati di violenza e minaccia ad un corpo politico dello Stato nella forma del tentativo. Con la riqualificazione la fattispecie è andata in prescrizione.
Capitano Ultimo: “ha vinto la giustizia giusta, sono felice”
”Sono contento perché finalmente ha vinto la giustizia giusta e ha perso, è stata sconfitta la giustizia malata. La giustizia malata produce malattia, ecco cosa sono questi 20 anni, sono 20 anni di malattia prodotti dalla giustizia malata. Sono felice”. Così all’AdnKronos il Capitano Ultimo, alias di Sergio De Caprio. E’ l’uomo che catturò Totò Riina, imputato nel processo sulla Trattativa Stato-Mafia con l’ex generale del Ros Mario Mori. Era accusato della mancata perquisizione del covo del Padrino. Il tutto è finito con l’assoluzione non impugnata dalla procura.