“Troppo lavoro, meglio il carcere”: detenuto lascia la comunità e torna in cella

La vicenda è accaduta in Monza-Brianza dove un detenuto 38enne, accusato di omicidio, si è lamentato dei lavori in comunità e ha preferito tornare in prigione

StrettoWeb

Un caso quantomeno bizzarro, quello di preferire la cella al lavoro in comunità. Eppure è accaduto, e la vicenda riguarda un 38enne detenuto, della provincia di Monza-Brianza, che dal 21 novembre era stato collocato in una comunità brianzola per scontare la pena ai servizi sociali. Il detenuto, accusato di omicidio stradale e omissione di soccorso ai danni di un povero ragazzo di 22 anni, è stato sentenziato a una condanna di sette anni e quattro mesi. Ma il 38enne, affaticato dal troppo lavoro, ha deciso quindi di spendere il resto del suo tempo di detenzione in carcere. Come lui stesso riporta: “non ci lasciano respirare, meglio la cella che tutto quel lavoro”. Le forze dell’ordine quindi, pur perplessi, hanno prelevato l’uomo dalla comunità e lo hanno condotto nella Casa circondariale di Monza dove, dietro le sbarre, sconterà il resto della pena.

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