Turismo, Santanchè: “stretta su B&B e affitti brevi”

Stretta su B&B e affitti brevi 'selvaggi': il piano del ministero del Turismo

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Il turismo ha avuto una netta ripresa, ma resta il problema della carenza di personale. Da Roma alla Romagna gli operatori denunciano l’importanza di questo limite. “Lavorare negli hotel e nei ristoranti deve diventare più appetibile, devono essere più alti i compensi per chi è impegnato di notte o nei festivi. Non possiamo però mettere in difficoltà le imprese, la strada è quella della detassazione“. E’ quanto riferito al Messaggero dal ministro del Turismo, Daniela Santanchè.

Ciò che si prospetta, con i numeri degli arrivi che stanno superando quelli del 2019, ovvero prima della pandemia, c’è anche un effetto collaterale: l’overtourism. Si registratno infatti disagi e degrado dovuti dal numero eccessivo di presenze, in particolare in alcune città d’arte. In alcune città italiane vi sono interi quartieri adibiti a B&B, e per affitti brevi. “Io non credo nel numero chiuso per l’accesso ai centri storici – precisa Daniela Santanché – mentre sul tema degli affitti brevi servono nuove regole. Il far west deve finire“.

Le poche regole esistenti – spiega Santanché – non vengono applicate. Serve una regolamentazione vera e stiamo anche aspettando ciò che elaborerà l’Europa. Ho attivato un tavolo con tutte le associazioni di categoria, ascoltando le varie istanze, e andremo a definire nuove regole. Tenendo però conto di alcune peculiarità, ad esempio nei piccoli borghi, dove non ci sono strutture ricettive e l’affitto breve è l’unica soluzione. Inoltre, per noi la proprietà privata è sacra, dunque se una famiglia decide di affittare una stanza non è giusto impedirlo. Discorso diverso invece se tu affitti con questa formula 20 appartamenti. Servono regole, quello che ho in mente io scontenterà qualcuno. E questo mi confermerà che sarà una regolamentazione giusta“.

Ma quali potrebbero essere le limitazioni in arrivo?

Intanto, dobbiamo capire quanti sono gli affitti brevi e dove sono. Dobbiamo fare una mappatura, perché ad oggi non esiste. Altrimenti parliamo del nulla. Dopo che avremo una fotografia completa, interverremo“, conclude Daniela Santanché.

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