E’ caos affidamento rifiuti a Reggio Calabria: tutto da rifare e il comune è impotente

Il servizio di igiene urbana a Reggio Calabria è tutto da rivedere: la sentenza di ieri del Tar sull'affidamento dei rifiuti manda il comune in tilt

StrettoWeb

E’ notizia di ieri che il Tar abbia accolto le richieste di “Ecologia Oggi” contro il Comune di Reggio Calabria. La tematica è quella calda e stringente dell’affidamento della raccolta dei rifiuti a Teknoservice. Il tribunale ha annullato i provvedimenti impugnati, dunque l’affidamento stesso, dichiarando di fatto “Ecologia Oggi” aggiudicataria della gara per l’affidamento del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani, oltre che delle connesse prestazioni accessorie di igiene urbana nella Città di Reggio Calabria.

Ma cosa significa questo, concretamente, per la città? Innanzitutto il servizio di igiene urbana è tutto da rivedere. E questo, a dire il vero, non stupisce dato il disastro evidente. La sentenza di ieri, infatti, blocca la determina del 31 dicembre scorso con la quale il Comune aveva preso atto delle nuove valutazioni della commissione tecnica chiamata in causa dopo la decisione del Consiglio di Stato.

La sentenza del Tar e il futuro dei rifiuti a Reggio Calabria

In sostanza l’offerta della Teknoservice è stata giudicata ammissibile dalla commissione e contestata da Ecologia oggi. “Il giudizio di equivalenza espresso dalla commissione appare radicalmente viziato da una lettura solo parziale del disciplinare tecnico prestazionale – si legge –. Contrariamente a quanto indicato negli atti impugnati le regole di gara consentivano, in effetti, ai concorrenti di variare soltanto in meglio gli standard operativi minimi fissati dal Comune”.

“È vero che, come indicato dalla commissione, nella zona (C) destinata alla raccolta stradale sarà possibile ottimizzare le frequenze di raccolta delle varie frazioni, ma anche vero è che “…nella raccolta dei rifiuti solidi urbani, le modalità e le frequenze di raccolta vanno intese, quindi, come funzionali al raggiungimento dell’obiettivo ed in tal senso possono essere liberamente aumentate dall’appaltatore per il conseguimento dello stesso” ed inoltre che “le frequenze di raccolta potranno, anche attraverso l’introduzione di sub-zone, essere incrementate, fatta salva la garanzia di raggiungimento del risultato di raccolta di tutta la frazione indifferenziata”. Contrariamente a quanto ritenuto dalla Commissione, le regole di gara non legittimavano affatto i concorrenti a variare liberamente gli standard operativi minimi fissati dall’Amministrazione pur di raggiungere il 65% di raccolta differenziata“.

Raccolta rifiuti “lasciata alla mera discrezionalità della ditta”

E il Tar non le manda a dire al comune di Reggio Calabria. “Appare quanto meno dubbia la possibilità di considerare in termini di equivalenza rispetto ai ridetti standard minimi, la circostanza che gli utenti possano richiedere raccolte aggiuntive rispetto al calendario ordinario. La possibilità di esaudire tali richieste dell’offerta dell’aggiudicataria è, infatti, rimessa ad una valutazione, concernente la possibilità di effettuare la raccolta con tale modalità, lasciata alla mera discrezionalità della ditta“, si legge nella sentenza.

Per il Tar, “è fondata la censura di illogicità del giudizio di equivalenza svolto dalla commissione giudicatrice, anche con riferimento alle modalità di raccolta offerte dall’aggiudicataria in ordine alla frazione differenziata di carta, cartone, frazione multimateriale evetro  in zona A“.

Quale futuro?

Secondo il tribunale, inoltre, “il servizio offerto da Teknoservice non è equivalente poiché si discosta in peius da quello indicato e voluto dall’amministrazione con l’indicazione della gara e si presenta non funzionale a garantire il raggiungimento di tutti gli obiettivi fissati dall’Amministrazione al momento dell’indizione dell’appalto“.

A questo punto il Comune di Reggio Calabria ha le mani legate e il caos regna sovrano. Come verrà sbrogliata questa matassa? Un servizio già carente e problematico come quello dei rifiuti a Reggio ne risentirà in negativo. E i cittadini ne subiranno, come sempre, le conseguenze peggiori.

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