Cateno De Luca, un fenomeno da record che non piace ai radical chic

Cateno De Luca, la vittoria a Taormina è l'ennesimo record del politico fiumedinisano sempre più importante a livello regionale (e non solo)

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Cateno De Luca è il nuovo Sindaco di Taormina. Un risultato straordinario per il politico fiumedinisano che ha ottenuto una maggioranza enorme, arrivando al 62,4% dei consensi e stracciando tutti gli avversari nonostante gli scetticismi della vigilia. E’ l’ennesimo trionfo politico di Cateno De Luca, che in barba alle etichette di “populista” e “anti politico” troppo frettolosamente affibiategli dagli osservatori superficiali, a soli 51 anni vanta una carriera da record.

L’incredibile carriera politica di Cateno De Luca

Sempre protagonista della vita politica sin da ragazzino, dopo una trafila da consigliere e assessore comunale durante gli studi universitari (De Luca è laureato in giurisprudenza all’Università di Messina), nel 2003 a soli 31 anni diventa Sindaco del suo paese, Fiumedinisi, dove rimane primo cittadino fino al 2011. Intanto nel 2006 a soli 34 anni viene eletto per la prima volta deputato all’Assemblea Regionale Siciliana, tra i più giovani esordienti in assoluto all’ARS, dove rimane fino al 2011. Nel 2012 vince le elezioni comunali e diventa Sindaco di Santa Teresa di Riva, incarico che mantiene per tutta la consiliatura fino al 2017 quando viene rieletto deputato all’ARS dove però si dimette un anno dopo, nel 2018, quando vince le elezioni comunali di Messina diventando Sindaco del capoluogo peloritano. Adesso è Sindaco di Taormina, il 4° comune di cui è primo cittadino, un record assoluto a livello nazionale.

Intanto, però, ha fondato un movimento “Sud chiama Nord” con una struttura e un radicamento importante, soprattutto in Sicilia. E’ riuscito nell’impresa di eleggere due parlamentari alle elezioni politiche del 2022, unico in Italia oltre i partiti tradizionali, vincendo i collegi uninominali di Camera e Senato a Messina eleggendo il deputato Francesco Gallo e il senatore Dafne Musolino. A Messina ha stravinto le elezioni Comunali portando a Palazzo Zanca non solo il Sindaco Federico Basile ma stavolta anche la stragrande maggioranza del Consiglio, mentre ha fatto il colpaccio alle elezioni regionali raggiungendo il 25% dei consensi e arrivando secondo dietro Renato Schifani, portando all’ARS ben 8 consiglieri Regionali.

L’importanza di Taormina

La vittoria di Taormina non è questione spicciola. Stiamo parlando del centro turistico più importante dell’intera Sicilia, con un milione di pernottamenti annui e una ricchezza straordinaria. Taormina non è solo una cittadina di 11 mila abitanti, che raddoppiano a 22 mila con le limitrofe Castelmola e Giardini Naxos. Si tratta di una realtà internazionale con 771 strutture ricettive per il turismo con oltre 15 mila posti letto giornalieri. Stiamo qundi parlando di una realtà in cui gravitano quotidianamente oltre 35-40 mila persone, con un enorme indotto socio economico viste le migliaia di occupati che arrivano da fuori. A Taormina, inoltre, abbiamo il record di alberghi con 84 hotel di cui ben undici classificati come cinque stelle o cinque stelle lusso. Il reddito medio pro-capite di Taormina è di oltre 17.500 euro, record assoluto tra i piccoli Comuni. De Luca, quindi, non è Sindaco di un piccolo borgo ma del più importante attrattore turistico della Sicilia, da cui può alimentare ulteriormente la propria popolarità con iniziative di grandissima risonanza mediatica a livello nazionale.

Il fenomeno Cateno De Luca

Con 478 mila follower su facebook e una presenza molto radicata anche su twitter e instagram, Cateno De Luca è da anni uno dei personaggi politici più seguiti in assoluto sui social network. Un successo nato in particolare dalle posizioni assunte da De Luca durante la pandemia del Covid-19, quando da sindaco di Messina bloccò i traghetti e si contrappose duramente all’allora Ministro dell’Interno Lamorgese sulle regole nella gestione della mobilità. Ma decisive furono per raccogliere questo grande seguito sui social anche numerose iniziative folkloristiche che hanno raccolto intorno a lui la simpatia di tanti cittadini al di fuori da ogni logica politica, che vedono De Luca come uomo del popolo ma con la competenza del politico serio e navigato. Intransigente sulla lotta alla criminalità organizzata e sul rispetto delle regole, De Luca parla al cuore degli elettori vivendo le strade e le piazze ma dietro quel linguaggio semplice e diretto c’è una grande competenza amministrativa, una straordinaria conoscenza dei meccanismi burocratici e dei regolamenti degli enti locali. Per questo il suo movimento, “Sud Chiama Nord“, chiede maggiore autonomia e indipendenza dei territori proprio tramite gli enti locali.

E De Luca, che ovviamente può piacere o non piacere, ieri ha centrato l’ennesimo straordinario successo della sua carriera politica. Questo non possono che riconoscerlo tutti, avversari compresi. Perché etichettare come brutto, sporco e cattivo qualcosa che soltanto non si capisce, è quanto di più superficiale ci possa essere. Che Cateno De Luca non piaccia ai radical chic è risaputo. Non è politicamente corretto, usa un linguaggio semplice, racconta la sua vita privata e non si fa problemi ad alzare i toni quando ritiene sia giusto farlo. Ma proprio in questo sta il segreto del suo successo: essere schietto e diretto, genuino e semplice, popolare e carismatico. Un leader d’altri tempi a cui la gente si aggrappa mentre tutt’intorno dilaga l’enorme vuoto dei politici siliconati, lontani dai reali bisogni e sentimenti del popolo, ossessionati da LGBT+, anidride carbonica e farina di grillo e completamente assenti quando si tratta di affrontare problemi legati a strade, lavoro e servizi essenziali.

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